MILANO (Reuters) - La Serie A sta valutando l'opzione di trasmettere alcune partite della prossima stagione di calcio su YouTube nei territori del Medio Oriente e Nord Africa (Mena).
Lo riferiscono due fonti vicine alla situazione, mentre prosegue lo stallo sulla vendita delle licenze TV in un mercato che comprende Paesi come Egitto, Marocco e stati del Golfo.
A complicare il processo di vendita dei diritti nella regione, che si trascina da mesi, la ritrosia di beIn, che ha trasmesso la Serie A nella regione durante lo scorso triennio, a partecipare al processo d'asta, mentre i colloqui tra la Lega e Saudi Sports Company al momento non hanno portato risultati, hanno spiegato alcune fonti.
La possibilità di trasmettere sulla piattaforma video di Google (NASDAQ:GOOGL), almeno alcune partite, evitando di iniziare la stagione senza alcuna copertura nella regione, verrà discussa da un'assemblea della Serie A convocata per il 13 agosto, otto giorni prima l'inizio della stagione 2021/2022.
"Sarebbe una soluzione di back-up", spiega una delle fonti.
Nessun commento dalla Serie A. Google non ha immediatamente commentato.
Il pacchetto dei diritti TV relativo ai territori Mena è il principale lotto internazionale non assegnato dalla Serie A, che rischia una contrazione non indifferente dei ricavi dai mercati esteri se non dovesse riuscire a risolvere lo stallo.
Al netto dei costi e di alcune correzioni rispetto al prezzo di vendita originario, i ricavi totali incassati dai club dalla vendita dei diritti TV sui mercati internazionali nel precedente triennio si sono attestati intorno a 970 milioni di euro.
Al momento, secondo dati raccolti da Reuters, la Serie A si è assicurata sui mercati esteri contratti sui diritti TV per 640 milioni di euro sul prossimo triennio.
(Elvira Pollina, in redazione a Roma Francesca Piscioneri)