Ricevi uno sconto del 40%

Cash Collect per puntare all’era post covid con rendimenti oltre il 10% annuo

Pubblicato 02.03.2021, 14:31
Aggiornato 02.03.2021, 14:44
© Reuters.

Dopo un’incredibile galoppata durata 11 mesi, le Borse di tutto il mondo a febbraio 2021 hanno tirato il fiato. Gli investitori hanno fiutato il rischio di un cambiamento di scenario e hanno tolto il piede dall’acceleratore. Marzo si apre in un contesto nuovo dopo che a febbraio sia il Nasdaq, sia l’indice CSI 300 della Borsa di Shanghai sono arretrati dell’1,5%. L’indice tecnologico americano e la Borsa cinese sono state le due “lepri” che fino a gennaio hanno trainato la corsa dei mercati azionari.

La loro flessione apre una fase nuova dei mercati, piena di opportunità, ma anche di rischi. In questo scenario più incerto un’interessante opportunità di investimento è rappresentata dai nuovi certificate “Cash Collect Worst Of” su titoli azionari che UniCredit ha emesso questo settimana. Questi certificate offrono premi trimestrali condizionati che vanno dal 2,05% al 5,85%, che corrispondo a rendimenti lordi potenziali annualizzati compresi fra l’8,2% e il 23,4%.

Tutti i certificate godono dell’Effetto memoria per quanto riguarda la distribuzione dei premi e si caratterizzano per barriere al 70% o 60%, il che vuole dire che alla scadenza (febbraio 2024) i capitali investiti saranno rimborsati al 100% anche se le quotazioni delle azioni sottostanti saranno scese rispetto al Valore iniziale: basta che il calo non sia superiore al 30% o al 40%, a seconda dei prodotti; a scadenza, il valore dei sottostanti, dovrà essere quindi pari o superiore al rispettivo livello barriera Se invece anche una sola delle tre azioni sarà al di sotto della barriera, l’investitore riceverà un importo commisurato alla performance peggiore titolo componente il paniere con conseguente perdita parziale o totale del capitale investito.

E’ molto interessante l’ampia gamma di sottostanti su cui sono stati costruiti questi prodotti: si spazia per le aree geografiche dall’Europa agli Stati Uniti (interessante il certificate con sottostanti Beyond Meat (NASDAQ:BYND), Coca Cola (NYSE:KO) e McDonals’s), e per settori: dalle banche, alle tlc, dai titoli del lusso all’energia.

Lo sforzo di UniCredit di offrire una tale ricchezza di possibilità ci sembra decisamente apprezzabile in questa particolare fase che stanno vivendo i mercati azionari. A preoccupare i money manager è il repentino rialzo dei rendimenti dei titoli di Stato americani: quelli del bond decennale sono saliti in un mese da 1,20% a oltre 1,60%. Un incremento così netto non lo si vedeva dal 2016.

Dopo anni di denaro a costo zero, i gestori hanno incominciato a riconsiderare i loro portafogli alla luce di un possibile rialzo di tassi e hanno continuato a farlo anche dopo le rassicurazioni del presidente della Fed, Jerome Powell. Parlando a Washington il 23 e il 24 febbraio, prima al Senato e poi alla Camera, Powell ha detto e ripetuto due cose:
1) la banca centrale Usa non vede un rischio di inflazione e quindi i tassi di interesse dei Fed Funds non si muoveranno ancora per un lungo periodo di tempo (tre anni);
2) la Fed non sta considerando di ridurre il suo impegno a sostegno del rilancio della crescita, un impegno che la vede iniettare ogni mese 120 miliardi di dollari di liquidità nel sistema finanziario Usa.

Parole rassicuranti, quelle del capo della Fed, ma non sono bastate a tranquillizzare gli investitori che guardano con preoccupazione al continuo rialzo di petrolio e materie prime. Avanti di questo passo, è la riflessione, saliranno anche i prezzi al consumo e quel punto siamo sicuri che il costo del denaro non aumenterà?

Per capire che cosa sta succedendo sui mercati vale la pena guardare come si sono mossi gli indici principali nell’ultimo anno.

Quando l’anno scorso è esplosa la pandemia, l’indice complessivo delle Borse mondiali MSCI World Index è precipitato in un mese (da metà febbraio a metà marzo 2020) del 32%. Poi, dal 16 marzo è partita una ripresa travolgente e fino ad oggi (11 mesi) l’indice è salito del 65%. Rispetto a dove era il 10 febbraio 2020, adesso è sopra dell’11%.

Decisamente simile l’andamento dell’americano S&P500: prima un crollo del 30% in un mese, poi un recupero del 62% in 11 mesi. Adesso Wall Street è sopra del 12,7% rispetto a dov’era prima del crollo da pandemia.

https://twitter.com/InvestingItalia/status/1366744499662311425

Diverso il caso delle Borse europee, rappresentate complessivamente dall’indice Euro Stoxx 600. Il crollo iniziale è più severo (-35%) e la ripresa decisamente meno vigorosa (a oggi +45% dal minimo del 16 marzo 2020). Risultato: le Borse europee non hanno ancora raggiunto il livello dove erano prima del 10 febbraio 2020 (sono sotto del 6%).

https://twitter.com/InvestingItalia/status/1366745007491842048

Nelle scorse settimane i gestori hanno iniziato a riequilibrare i portafogli azionari tenendo conto delle aree geografiche e dei settori. Si sono avute vendite da realizzo sui titoli che vantavano le performance migliori (tech e in generale i titoli growth), e ora si cercano titoli di società più legate al ciclo economico, o quelli rimasti maggiormente penalizzati come le società dei trasporti e del turismo.

Guardando al futuro, quindi, lo scenario appare più complicato e i rischi in aumento. Uno scenario in cui l’acquisto di un certificate Cash Collect può essere la scelta giusta, grazie all’alto rendimento offerto e alla buona protezione del capitale. Vediamo un esempio.

Un esempio: il Certificate su Eni (MI:ENI), StM e Stellantis con Isin DE000HV4KST8

Prendiamo ad esempio il Certificate identificato con Isin DE000HV4KST8 che ha come sottostanti le azioni di Eni, StM e Stellantis. Il prodotto verrà emesso a marzo a 100 euro.

Cedole trimestrali

Il Valore iniziale di Eni è 9,557 euro, quello di StM 2,74 euro, quello di Stellantis 13,58 euro. Il premio trimestrale è del 4,70%, pari a un rendimento lordo annuo potenziale del 18,8%. La barriera è al 70%, il che vuole dire che alle scadenze trimestrali i premi saranno pagati se nessuna delle tre azioni si troverà al di sotto della barriera, ovvero sotto 6,7039 per Eni, sotto 22,9180 per StM e sotto 9,5060 per Stellantis.

Effetto memoria
Se poi dovesse succedere che a una scadenza le quotazioni sono tali per cui il premio non viene pagato non c’è da disperarsi, perché grazie all’Effetto memoria le cedole non pagate non vengono annullate ma restano in stand-by, e verranno pagate retroattivamente alla prima scadenza in cui le quotazioni di Borsa saranno sopra la barriera. Di conseguenza, se l’investitore porta l’investimento fino alla scadenza, basterà che all’ultima data di valutazione del 15 febbraio 2024 tutte e tre le azioni Eni, StM e Stellantis si trovino sopra la barriera per avere garantito il pagamento di tutte le cedole relative al periodo in cui si ha avuto il certificate in portafoglio.

Rimborso anticipato

Il Certificate offre, inoltre, la possibilità di rimborso anticipato. Dal sesto mese in poi, se alle date di valutazione tutti e tre i sottostanti saranno sopra il livello iniziale, il certificate verrà rimborsato in anticipo a 100 euro, più tutte le cedole non percepite.

Rimborso alla scadenza finale

Se non dovesse scattare il richiamo anticipato, alla scadenza si presenteranno due possibili scenari: uno positivo e uno negativo. Quello positivo si verifica se tutte e tre le azioni Eni, StM e Stellantis all’ultima data di valutazione del 15 febbraio 2024 quotano sopra o allo stesso livello della barriera. In questo caso l’investitore riceverà i 100 euro del capitale, più i 4,70 euro dell’ultima cedola, più gli eventuali premi non pagati precedentemente. Da notare che la barriera è di tipo europeo, il che vuole dire che non ci sono effetti negativi per l’investitore se nel corso della vita del prodotto le quotazioni di Eni, StM e Stellantis scendono sotto la barriera. Quelli che contano ai fini del rimborso sono i prezzi di Borsa all’ultima data di valutazione.

Se invece alla scadenza anche una sola delle tre azioni sarà al di sotto della barriera, l’investitore riceverà un importo commisurato alla performance peggiore fra Eni, StM e Stellantis, con conseguente perdita parziale o totale del capitale investito.

UniCredit propone un’intera famiglia di certificate “Cash Collect Worst Of” con sottostanti diversi per settori e aree geografiche. Vediamo qualche altro esempio.

ALTO RENDIMENTO. Fino al 23,4% con Air France-Klm, Airbus e Lufthansa

Fra i nuovi Cash Collect di UniCredit, il rendimento potenziale massimo (23,4% annuo) è offerto dal certificate con sottostanti le azioni di Air France-Klm, Airbus e Lufthansa. Identificato con Isin DE000HV4KSU6 paga trimestralmente premi del 5,85% e il capitale è protetto da una barriera al 70%. Il settore dei trasporti aerei è stato squassato dalla pandemia, Air France-Klm e Lufthansa si sono salvate grazie agli aiuti miliardari elargiti dai governi di Francia, Olanda e Germania. Se nel primo trimestre 2021 i risultati sono ancora difficili, i manager delle società dicono che la svolta positiva arriverà nel secondo e nel terzo trimestre, grazie alle campagne di vaccinazione. In Gran Bretagna il premier Boris Johnson ha annunciato pochi giorni fa che dal 17 maggio i cittadini britannici potranno riprendere a viaggiare, e in pochissime ore sono fioccate prenotazioni a go-go per viaggi e vacanze.

PIU’ PROTEZIONE AL CAPITALE. Barriera al 60% puntando sulle tlc europee

Un rendimento interessante e una maggiore protezione del capitale caratterizza il Cash Collect che ha per sottostanti quattro grandi gruppi delle telecomunicazioni europee: Deutsche Telekom, Orange, Telecom Italia (MI:TLIT) e Telefonica (MC:TEF). Le cedole trimestrali sono del 3,40%, che corrisponde a un rendimento potenziale annuo del 13,6%. La barriera è al 60%, il che vuole dire che il capitale investito sarà restituito al 100% se alla scadenza finale tutte e quattro le azioni sottostanti non saranno scese più del 40% dal Valore iniziale.

Sulle prospettive del settore Tlc in Europa c’è un discreto ottimismo, tenuto conto che gli investimenti nel digitale sono al primo posto nel piano di aiuti europeo Next Generation EU, quello che in Italia chiamiamo Recovery Fund.

Link alla pagina dei prodotti: https://www.investimenti.unicredit.it/content/onemarkets-relaunch-it/it/info/announcements-and-notices/NuoviProdotti/2021.pdf?document=247254058.pdf

Contenuto Sponsorizzato offerto da Unicredit (MI:CRDI) Bank AG

Ultimi commenti

Qui molti non hanno ancora capito che questi certificati hanno le stesse basi delle index linked. ovverosia nel caso ci siano più titoli viene presa a riferimento la performance del titolo peggiore, è l'esatto opposto che avere davvero i titoli in Questione in portafoglio senza contare che ti dicono che puoi vedendere quando vuoi con basso spread anche su class CNBC Italia, ma questo è falso
Ma anche in caso di performance peggiore di uno dei 3 titoli,il certificato stacca ugualmente la cedola finchè rientra nella % di barriera,o sbaglio? In caso di disinvestimento prima dei 5 anni,viene restituito il capitale in base al valore del certificato in quel periodo,o è falso?
sono prodotti opachi costosi e senza volumi. io ne ho uno di certificato Unicredit e credetemi quando vi dico ché non farò mai più lo stesso sbaglio
il mio ha barriera al 90% ma dura la "" bellezza" di 5anni e probabilmente ricovero nulla nemmeno i soldi messi IT0005381345
Correggetemi se sbaglio. Ma a livello di mercato in questo articolo non ci sono brutte notizie.?!
la protezione al peggiore dei casi sarà al 70 % e 60%
Ovviamente in caso di perdita totale dell' investimento , il dirigente Unicredit continuera' a stare in barca con lo champagne e lascera' all' impiegato precario l' onere di illustrare la cosa al cliente..
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...non sono investimenti...sono scommesse ...
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