LEOPOLI (Reuters) - Oltre mille marine ucraini si sono arresi nella città portuale di Mariupol, assediata dalle forse russe e principale obiettivo nella regione del Donbass, che Mosca non ha ancora posto sotto il suo controllo.
Lo ha reso noto il ministero russo della Difesa.
Se le truppe del Cremlino dovessero riuscire a prendere il distretto industriale di Azovstal, dove i marine si sono rifugiati, avrebbero totale controllo sulla città, punto cardine tra le aree controllate dai russi a ovest e ad est, che permetterebbe di creare un corridoio per le forze russe e i rifornimenti.
I giornalisti Reuters che seguono i separatisti filorussi hanno visto fiamme levarsi dal distretto di Azovstal.
Lo Stato maggiore dell'Ucraina, nel report giornaliero, ha reso noto che le forze di Mosca continuano gli attacchi su Azovstal e la città portuale. Il portavoce del ministero della Difesa ucraino ha detto di non essere in possesso di alcuna informazione in merito alla resa dei marine.
Si ritiene che siano migliaia le persone uccise nel corso dell'assedio che va avanti da quasi sette settimane e la Russia ha ammassato migliaia di soldati nella zona in preparazione di un nuovo assalto, secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Kiev ha detto che decine di migliaia di civili sono rimasti intrappolati all'interno della città senza possibilità di ricevere cibo e acqua e accusa la Russia di impedire l'arrivo di aiuti umanitari.
Secondo il ministro della Difesa russo sono 1.026 i soldati della 36esima brigata marina a essersi arresi.
(Tradotto da Michela Piersimoni, editing Stefano Bernabei)