di Angelo Amante
ROMA (Reuters) - L'Italia ha allentato le restrizioni relative all'esportazione di armi verso l'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti, hanno detto a Reuters fonti governative, una mossa che punta a ridurre le tensioni con i due stati del Golfo.
A gennaio l'Italia aveva bloccato la vendita di missili all'Arabia Saudita e agli Emirati, citando tra le motivazioni l'impegno a ripristinare la pace nello Yemen devastato dalla guerra e a proteggere i diritti umani.
Una fonte del ministero degli Esteri ha chiarito che le licenze revocate a gennaio, tra cui quella per la vendita di circa 12.700 missili, rimarranno bloccate.
Da una nota del ministero degli Esteri vista da Reuters emerge però che le clausole di vendita introdotte nel 2019 per mettere un freno all'esportazione di altri armamenti verranno ora meno.
"Tutte le autorizzazioni rilasciate, in corso di validità, sono da ritenersi valide" anche senza le clausole rafforzate, si legge nella breve nota datata lunedì scorso.
L'Arabia Saudita e gli Emirati fanno parte di una coalizione araba che dal 2015 si batte contro le milizie filo-iraniane degli Huthi in Yemen, in un conflitto che viene visto come una guerra per procura tra Sauditi e Iran.
I requisiti per le esportazioni verso i due Paesi del Golfo sono stati inaspriti due anni fa, quando è esplosa la rabbia dell'opinione pubblica nei confronti del conflitto, che ha provocato quella che le Nazioni Unite hanno definito la più grande crisi umanitaria al mondo.
"Stiamo ritornando a un normale regime (di esportazione). Le armi potrebbero potenzialmente venire utilizzate in Yemen", ha detto Michele Nones, vicepresidente dell'Istituto Affari Internazionali (Iai).
In segno di ritorsione, gli Emirati Arabi Uniti hanno intimato all'Italia di ritirare entro il 2 luglio velivoli e personale dalla base aerea di Al Minhad, sul loro territorio.
(Hanno collaborato Giuseppe Fonte e Crispian Balmer; Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Milano Sabina Suzzi)