Investing.com - Il dollaro è stabile contro le altre principali valute questo mercoledì, i mercati continuano a riprendersi dopo la decisione britannica di lasciare l’Unione Europea la scorsa settimana e la propensione al rischio migliora.
Il cambio GBP/USD sale dello 0,24% a 1,3382, staccandosi dal minimo di 31 anni di 1,3122 segnato lunedì, un livello che non si registrava dal 1985. Il selloff di due giorni della sterlina registrato venerdì e lunedì è stato il peggiore della storia recente.
La sterlina è andata sotto forte pressione alla vendite nei timori che la Brexit possa pesare sugli investimenti nell’economia britannica, che possa minacciare il ruolo di Londra come capitale finanziaria globale e portare ad un periodo di rallentamento della crescita economica globale.
I leader dell’UE continueranno a discutere delle implicazioni della Brexit durante il summit a Bruxelles nel corso della giornata.
Ieri, i leader dell’UE hanno affermato che non ci saranno accordi speciali con gli ex membri del blocco commerciale.
I dati ufficiali rilasciati questa mattina hanno mostrato che il netto dei prestiti ai privati nel Regno Unito è salito di 4,3 miliardi di sterline a maggio, dopo l’aumento di 1,6 miliardi di sterline del mese precedente. Gli analisti avevano previsto un aumento di 2,9 miliardi di sterline il mese scorso.
Il cambio EUR/USD è pressoché invariato a 1,1064, staccandosi dal minimo di tre mesi di 1,0908 segnato venerdì, mentre la coppia EUR/GBP scende dello 0,31% a 0,8267, ancora vicino al massimo di due anni di ieri di 0,8378.
Intanto, il cambio USD/JPY scende dello 0,12% a 102,65, dopo aver toccato il minimo di 99,15 venerdì, il minimo dal novembre del 2013, mentre la coppia USD/CHF scende dello 0,09% a 0,9810.
I traders cercano di capire se il Giappone interverrà o meno per indebolire lo yen in caso di un nuovo rafforzamento della valuta.
Il Primo Ministro nipponico Shinzo Abe stamane ha promesso di utilizzare tutti gli strumenti di politica monetaria disponibili per proteggere l’economia dagli effetti della Brexit.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in salita, con la coppia AUD/USD su dello 0,43% a 0,7416 ed il cambio NZD/USD in salita dello 0,61% a 0,7091.
Intanto, il cambio USD/CAD scende dello 0,15% a 1,3006.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è stabile a 96,17, vicino al massimo di tre mesi di 96,86 toccato lunedì.