MILANO (Reuters) - Continua in rosso la seduta di Piazza Affari, segnata, come anche le altre borse europee, dalle preoccupazioni per la crescita globale, le tensioni commerciali internazionali e l'instabilità politica.
Non arrivano notizie positive dai dati macro europei e cinesi pubblicati in mattinata, che indicano quasi tutti un rallentamento della crescita della manifattura, a eccezione di quello britannico, influenzato dalle scorte accumulate dalle aziende d'Oltremanica.
A dominare la mattinata è stata la notizia del commissariamento di CARIGE (MI:CRGI) da parte della Bce: il titolo era in ogni caso già stato sospeso dalla Consob prima dell'apertura delle negoziazioni.
** Intorno alle 11,45, il FTSE Mib perde l'1,8%, l'ALLSHARE è in calo di 1,6%. I volumi, piuttosto sottili, si aggirano sui 530 milioni.
** Lo STOXX 600 cede l'1%.
** A soffrire in misura maggiore è il settore delle banche, a -2,7%, peggio del corrispondente stoxx europeo (-2,1%).
Tra i singoli titoli, a perdere sono soprattutto BPER (MI:EMII) e UBI (MI:UBI) entrambe oltre il -4%. Giù anche UNICREDIT (MI:CRDI) (-2,7%) e INTESA SP (MI:ISP) (-2,7%).
** Male BANCA IFIS che perde il 3,6% dopo aver acquisito un portafoglio di Npl da Mps (MI:BMPS) (-1,7%) del valore nominale di 1,1 miliardi.
** In calo FCA (MI:FCHA). Secondo l'associazione dei rivenditori americani di automobili, le immatricolazioni sarebbero in calo di oltre il 2% in seguito all'aumento dei tassi d'interesse e i prezzi più alti.
"Non ci aspettiamo un impatto dalla notizia, ma un ulteriore peggioramento di questo mercato potrebbe rappresentare un catalizzatore negativo per questo titolo", commenta un trader.
** Vola DOBANK a +7% dopo l'acquisizione dell'85% di Altamira, società attiva nel mercato di crediti e asset immobiliari.
** Positiva JUVENTUS che segna +2,5% dopo esser arrivata a sfiorare il +3%.