LONDRA (Reuters) - I prezzi dei futures sul Brent sono poco mossi, zavorrati da un incremento dell'attività di estrazione negli Usa, che compensa i tagli alla produzione attuati dall'Opec.
** Secondo i dati pubblicati venerdì scorso, il numero di pozzi petroliferi attivi negli Stati Uniti è salito per la ventiduesima settimana consecutiva, arrivando a 747, massimo dall'aprile 2015.
** Goldman Sachs calcola che se il numero di pozzi negli Usa resterà stabile, la produzione dei campi di gas scisti di Permian, Eagle Ford, Bakken e Niobrara nei 12 mesi tra il quarto trimestre dell'anno scorso e lo stesso quarter del 2017 salirà di 770.000 barili al giorno.
** Segnali di rallentamento della domanda in Asia: le importazioni di greggio in Giappone a maggio sono scese del 13,5% e in India sono calate del 4,2%, mentre in Cina la richiesta frena, pur mantenendosi vicina ai massimi storici.
** Il ministro dell'energia dell'Arabia Saudita, Khalid al-Falih, ha detto che il mercato necessita di un ribilanciamento e, di conseguenza, Riad intende tagliare di circa 50 milioni di barili lo stoccaggio.
** Le esportazioni di greggio dell'Arabia Saudita, secondo i dati pubblicati dalla Joint Organizations Data Initiative (Jodi), ad aprile sono scese a 7,006 milioni di barili al giorno da 7,232 milioni del mese precedente.
** Attorno alle 11,45 italiane, il futures sulle consegne di Brent ad agosto si attesta a 47,465 dollari al barile (+0,09 dollari), dopo aver oscillato tra 47,06 e 47,54 dollari. Il contratto di riferimento sul greggio leggero Usa guadagna 0,07 dollari, a 44,81 dollari al barile, dopo aver oscillato fra 44,45 e 44,87 dollari.