LONDRA (Reuters) - Greggio in risalita stamane, sostenuto dalla debolezza del dollaro e dalle tensioni politiche nell'area del Golfo, anche se il Brent si è riportato sotto la soglia dei 50 dollari, superata al rialzo ieri per la prima volta da sei settimane.
** A seguito del meeting Bce di ieri il dollaro è scivolato ai minimi da circa due anni sull'euro mentre l'indice che traccia l'andamento del biglietto verde rispetto al paniere delle principali divise internazionali scambia sui minimi da giugno 2016.
** Sul fronte geopolitico generano preoccupazione le tensioni tra Iran e Kuwait, entrambi membri Opec: ieri il Kuwait ha ordinato l'espulsione dell'ambasciatore e di altri diplomatici di Teheran, accusati di legami con una cellula terroristica e di spionaggio.
** Alle ore 12 italiane il future a settembre sul Brent avanza di 22 centesimi a 49,52 dollari il barile; il contratto sul Nymex sale di 19 centesimi a 47,11 dollari.
** "Il dollaro debole, le crescenti tensioni tra Kuwait e Iran e l'imminente incontro di San Pietroburgo dovrebbero tutti contribuire oggi a una qualche ricopertura" spiega l'analista di Pvm Oil Associates Tamas Varga.
** Gli operatori si stanno posizionando per l'incontro di lunedì prossimo a San Pietroburgo, dove i rappresentanti dei Paesi produttori Opec e di quelli non Opec faranno il punto sui tagli dell'output concordati e sui progressi compiuti nel ribilanciamento dell'eccesso d'offerta sul mercato.
** In settimana il ministro dell'energia degli Emirati arabi uniti ha espresso la speranza che i tagli produttivi possano mostrare effetti significativi nel terzo e nel quarto trimestre di quest'anno.