Investing.com - Il prezzo del greggio sale negli scambi della mattinata europea di questo giovedì, segnando una ripresa dalla giornata peggiore delle ultime sei settimane, in un clima di ottimismo per la possibilità che l’OPEC prolunghi l’accordo con i produttori non-OPEC per il taglio della produzione oltre giugno nel tentativo di riequilibrare il mercato.
Il ministro del petrolio del Kuwait Essam al-Marzouq stamane ha dichiarato che prevede che il patto globale per la riduzione delle scorte di greggio venga esteso ben oltre la scadenza di giugno, supportato dall’alta adesione all’accordo da parte dei produttori non-OPEC.
A novembre dello scorso anno l’OPEC ha deciso di ridurre la produzione di circa 1,8 milioni di barili al giorno tra gennaio e giugno.
Una commissione di ministri dei paesi OPEC e non-OPEC si incontrerà a fine aprile per discutere del futuro dell’accordo. La decisione finale circa la possibilità di estendere o meno l’accordo oltre giugno sarà presa dal cartello del greggio il 25 maggio.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il contratto del Brent con consegna a giugno sale di 38 centesimi, o dello 0,7%, a 53,31 dollari al barile alle 3:20 ET (07:20 GMT), dopo il crollo di 1,96 dollari della seduta precedente.
Il contratto di giugno del greggio West Texas Intermediate va su di 34 centesimi a 51,18 dollari al barile.
Il riferimento USA è crollato di 2,00 dollari ieri, dopo aver segnato il minimo dal 31 marzo di 50,51 dollari dopo i dati settimanali sulle scorte da cui è emerso che le scorte di benzina sono salite per la prima volta da febbraio, mentre la produzione di greggio continua ad aumentare.
Nel report settimanale della U.S. Energy Information Administration si legge che le scorte di greggio sono scese di 1,0 milioni di barili nella settimana terminata il 14 aprile, meno del previsto.
Dal report è emerso inoltre che le scorte di benzina sono salite di 1,5 milioni di barili, deludendo le attese di un calo di 1,9 milioni di barili, nonostante l’aumento dell’attività di raffinazione.
Il greggio viene scambiato in range stretto dall’inizio dell’anno nei timori che la ripresa della produzione di petrolio da scisto USA e le scorte statunitensi altalenanti possano vanificare gli sforzi compiuti dagli altri principali produttori per riequilibrare il mercato.
Intanto, sul Nymex, i future della benzina con consegna a maggio salgono di 0,7 centesimi, circa lo 0,5%, a 1,669 dollari al gallone, mentre il combustibile da riscaldamento è in salita di 0,8 centesimi a 1,589 dollari al gallone.
I future del gas naturale con consegna a maggio vanno su di 0,6 centesimi a 3,191 dollari per milione di BTU, con i trader in attesa dei dati settimanali sulle scorte previsti nel corso della giornata.