Investing.com - Il greggio USA sale questo venerdì ma resta vicino al minimo di 11 mesi nei timori per l’eccesso delle scorte globali.
I future del greggio USA con consegna ad agosto salgono dello 0,14% a 42,80 dollari al barile, non lontano dal minimo di 11 mesi di mercoledì di 42,05 dollari.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il Brent con consegna ad agosto sale dello 0,11% a 45,27 dollari al barile, vicino al minimo di sette mesi di mercoledì di 44,35 dollari.
Il prezzo è crollato dopo i dati statunitensi di questa settimana che hanno rivelato un aumento della produzione di greggio negli Stati Uniti, facendo passare in secondo piano il calo delle scorte di greggio e benzina.
La U.S. Energy Information Administration mercoledì ha reso noto che la produzione nazionale è salita di 20.000 barili a 9,35 milioni di barili al giorno, con un balzo di quasi l’8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Nel report dell’EIA si legge inoltre che le scorte di greggio sono scese di 2,5 milioni di barili nella settimana terminata il 16 giugno, mentre le scorte di benzina sono diminuite di 600.000 barili.
Il prezzo del greggio è andato sotto pressione nelle ultime settimane, nei timori che l’aumento della produzione di petrolio da scisto USA possa vanificare i tagli effettuati dai paesi OPEC e non-OPEC.
Il mese scorso l’OPEC e altri produttori non-OPEC hanno accettato di prolungare i tagli alla produzione di circa 1,8 milioni di barili al giorno fino al marzo 2018.
Finora, l’accordo sui tagli alla produzione ha avuto poco impatto sui livelli delle scorte globali, per via dell’aumento della produzione da parte dei produttori esentati dall’accordo, come la Libia e la Nigeria, e dell’incremento della produzione di petrolio da scisto USA.