Investing.com - Il prezzo del greggio sale questo mercoledì, staccandosi dal minimo di tre settimane tra le speculazioni che i dati sulle scorte settimanali attesi nel corso della seduta possano mostrare un nuovo calo delle scorte di greggio USA.
La U.S. Energy Information Administration rilascerà il report settimanale ufficiale sulle scorte oggi alle 10:30 ET (14:30 GMT). Gli analisti prevedono un calo delle scorte pari a circa 3,0 milioni di barili per la scorsa settimana. Se confermato, si tratterebbe del settimo calo settimanale consecutivo.
Intanto, le scorte di benzina dovrebbero scendere di 1,0 milioni di barili mentre i prodotti raffinati dovrebbero diminuire di 572.000 barili.
Alla chiusura dei mercati ieri, l’American Petroleum Institute ha dichiarato che le scorte di greggio USA sono scese di 9,16 milioni di barili nella settimana terminata l’11 agosto. Dal report dell’API è emerso inoltre un aumento di 300.000 barili delle scorte di benzina, mentre le scorte di prodotti raffinati sono diminuite di 2,1 milioni di barili.
Ci sono spesso grosse differenze tra le stime API ed i dati ufficiali dell’EIA.
Il contratto del greggio West Texas Intermediate con consegna a settembre si attesta 47,84 dollari al barile alle 3:25 ET (07:25 GMT), su di 29 centesimi, o dello 0,6%. Il prezzo è sceso al minimo dal 25 luglio di 47,02 dollari in precedenza.
Intanto, il greggio Brent con consegna ad ottobre sull’ICE Futures Exchange di Londra è in salita di 40 centesimi, o dello 0,8%, a 51,20 dollari al barile dopo essere sceso al minimo di tre settimane di 50,02 dollari nella seduta precedente.
Il prezzo del greggio è sceso ieri: i timori per l’eccesso delle scorte globali pesano sul sentimento.
L’OPEC e i 10 produttori che non fanno parte del cartello, tra cui la Russia, hanno deciso di tagliare 1,8 milioni di barili al giorno a partire dall’inizio dell’anno fino al marzo del 2018, per ridimensionare l’eccesso delle scorte globali e riequilibrare il mercato.
Finora, l’accordo sui tagli alla produzione ha avuto poco impatto sui livelli delle scorte globali, per via dell’aumento della produzione da parte dei produttori che non prendono parte all’accordo, come la Libia e la Nigeria, e dell’incremento della produzione di petrolio da scisto USA.
Intanto sul Nymex, i future della benzina con consegna a settembre salgono di mezzo centesimo, o dello 0,3%, a 1,587 dollari al gallone, mentre il combustibile da riscaldamento con consegna a settembre va su di 1,1 centesimi, o dello 0,7%, a 1,611 dollari al gallone.
I future del gas naturale con consegna a settembre scendono di 2,6 centesimi, o dello 0,9%, a 2,909 dollari per milione di BTU.