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Il greggio mantiene i guadagni, calo delle scorte USA di greggio e benzina

Pubblicato 01.11.2017, 15:35
Aggiornato 01.11.2017, 15:35
© Reuters.  Il greggio mantiene i guadagni, calo delle scorte USA di greggio e benzina

Investing.com - Il prezzo del greggio mantiene i guadagni questo mercoledì, dopo i dati che hanno rivelato un considerevole calo delle scorte statunitensi di greggio e benzina la scorsa settimana.

I future del greggio West Texas Intermediate (WTI) salgono di 45 centesimi, o dello 0,9%, a 54,84 dollari al barile alle 10:35 ET (14:35 GMT). Il prezzo si aggirava intorno ai 55,00 dollari prima della pubblicazione dei dati. Precedentemente, ha toccato il massimo della seduta di 55,22 dollari, un livello che non si registrava dall’inizio del dicembre 2016.

La U.S. Energy Information Administration ha dichiarato nel report settimanale che le scorte di greggio sono scese di 2,4 milioni di barili nella settimana terminata il 29 ottobre.

Gli analisti avevano previsto un calo di 1,7 milioni di barili, mentre l’American Petroleum Institute ieri aveva riportati una diminuzione di 5,1 milioni di barili.

Le scorte a Cushing, in Oklahoma, il principale hub di consegna del greggio Nymex, sono salite di 90.000 barili la scorsa settimana, secondo l’EIA.

Le scorte totali di greggio USA relative alla scorsa settimana ammontano a 454,9 milioni di barili, che secondo l’EIA è il massimo del range medio per questo periodo dell’anno.

Nel report si legge inoltre che le scorte di benzina sono scese di 4,0 milioni di barili, contro le aspettative di un calo di 1,5 milioni di barili. Per quanto riguarda le scorte di prodotti raffinati, incluso il gasolio, l’EIA riporta un calo di 0,3 milioni di barili.

I future del greggio Brent schizzano al massimo intraday di 61,70 dollari al barile, il massimo dal luglio del 2015, spinti dai segnali che il rispetto dell’accordo sui tagli alla produzione dell’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio è nettamente migliorato.

La produzione OPEC ad ottobre è scesa di 80.000 barili al giorno a 32,78 milioni di barili al giorno, portando il rispetto dell’accordo al 92% dall’86% di settembre.

Inoltre, la Russia ha reso noto di aver tagliato la produzione di circa 300.000 barili al giorno il mese scorso, meno del livello dell’ottobre 2016 di 11,247 milioni di barili al giorno.

Il sentimento rialzista è stato alimentato dagli sforzi compiuti quest’anno dall’OPEC e dalla Russia di ridurre la produzione di 1,8 milioni di barili al giorno per riportare il mercato in equilibrio.

Intanto, i future della benzina salgono di 0,9 centesimi a 1,757 dollari al gallone, il combustibile da riscaldamento è in salita di 0,4 centesimi a 1,890 dollari al gallone, mentre i future del gas naturale scendono di 2,4 centesimi a 2,881 dollari per milione di BTU.

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