Investing.com - Il prezzo del greggio oscilla tra lievi rialzi e ribassi negli scambi della mattinata europea di questo lunedì, in vista dell’attesissimo vertice di alcuni ministri dei paesi OPEC e non-OPEC che si incontreranno per discutere del rispetto dell'accordo sul taglio della produzione.
Il vertice della commissione di vigilanza a San Pietroburgo, in Russia, vedrà la partecipazione dei membri OPEC Kuwait, Algeria e Venezuela nonché di paesi che non fanno parte del cartello come la Russia e l’Oman. Altri ministri, come quelli di Arabia Saudita e altri paesi, potrebbero partecipare come osservatori.
Gli esperti dei mercati ritengono che i ministri probabilmente raccomanderanno di confermare la decisione di mantenere la produzione ai livelli attuali, ma verranno compiuti sforzi per far partecipare Nigeria e Libia al piano vista la recente ripresa della loro produzione.
Il contratto del greggio West Texas Intermediate con consegna a settembre si attesta a 45,67 dollari al barile alle 3:15 ET (07:15 GMT), giù di 10 centesimi, o dello 0,2%. Il prezzo è sceso al minimo dal 13 luglio di 45,54 dollari nella seduta precedente.
Intanto, il greggio Brent con consegna a settembre sull’ICE Futures Exchange di Londra è in calo di 11 centesimi a 47,95 dollari al barile, dopo aver toccato il minimo di oltre una settimana di 47,81 dollari venerdì.
Il greggio WTI ha registrato un crollo dell’1,7% la scorsa settimana, mentre il Brent è crollato di quasi l’1,8% tra le notizie secondo cui le scorte OPEC dovrebbero aumentare nonostante l’accordo per il taglio della produzione.
A maggio, i produttori OPEC e alcuni non-OPEC, come la Russia, hanno prolungato l’accordo per una riduzione della produzione da 1,8 milioni di barili al giorno fino al marzo 2018. Finora, l’accordo non ha avuto un impatto rilevante sui livelli delle scorte globali per via dell’aumento della produzione da parte dei paesi che non prendono parte all’accordo, come la Libia e la Nigeria.
Intanto, negli Stati Uniti i dati settimanali di Baker Hughes rivelano che il numero degli impianti di trivellazione attivi è sceso di una unità a 764 la scorsa settimana, segnale di un lieve calo della produzione.
Il dato è considerato indicativo delle prospettive per la produzione nazionale.
Questa settimana l’attenzione degli operatori sarà concentrata sui dati USA sulle scorte di greggio e prodotti raffinati, attesi domani e mercoledì, per valutare la forza della domanda da parte del principale consumatore mondiale.
Intanto, sul Nymex i future della benzina con consegna ad agosto sono stabili a 1,588 dollari al gallone, mentre il combustibile da riscaldamento con consegna ad agosto è sceso di mezzo centesimo a 1,512 dollari al gallone.
I future del gas naturale con consegna ad agosto crollano di 3,8 centesimi, o dell’1,3%, a 2,923 dollari per milione di BTU.