Investing.com - Il prezzo dell’oro riduce le perdite questo mercoledì, dopo la pubblicazione dei dati deludenti sul settore immobiliare USA che pesano sulla domanda del biglietto verde, ma il metallo prezioso resta sotto pressione per via dell’aumento della propensione al rischio.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i future dell’oro con consegna a dicembre scendono dello 0,16% a 1.277,60 dollari, staccandosi dal minimo della seduta di 1.274,68 dollari.
Il metallo prezioso ha subito il crollo giornaliero peggiore in quasi sei settimane ieri, dopo i dati positivi statunitensi sulle vendite al dettaglio e l’attività manifatturiera che hanno alimentato le speranze di un ulteriore aumento dei tassi da parte della Federal Reserve entro fine anno.
I trader attendono i verbali dell’ultimo vertice di politica monetaria della Fed per avere indicazioni sulle prossime mosse della banca.
La Fed rilascerà i verbali dell’ultimo vertice di politica monetaria alle 14:00 ET (18:00GMT).
La richiesta del metallo prezioso come investimento rifugio continua a indebolirsi dopo che ieri la Corea del Nord ha reso noto di aver rinviato la decisione sul lancio dei missili sull’isola di Guam, nel territorio statunitense del Pacifico, in attesa delle mosse degli Stati Uniti.
Tuttavia, il sentimento il biglietto verde è diventato vulnerabile quando oggi il Dipartimento per il Commercio USA ha reso noto che il numero delle nuove costruzioni e delle concessioni edilizie è sceso a luglio.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è stabile a 93,81, staccandosi dal massimo della seduta di 94,01.
L’oro risente dell’andamento dei tassi USA e del dollaro. Un dollaro forte rende l’oro più costoso per i titolari di altre valute, mentre l’aumento dei tassi USA fa salire il costo degli investimenti senza rendimento come i lingotti.
Sempre sul Comex, i future dell’argento con consegna a settembre scendono dello 0,09% a 16,699 dollari l’oncia troy, mentre i future del rame con consegna a settembre schizzano dell’1,42% a 2,924 dollari la libbra.