Investing.com - Il prezzo dell’oro continua a scendere questo mercoledì per la terza seduta consecutiva, con gli investitori che attendono i verbali dell’ultimo vertice di politica monetaria della Federal Reserve per avere maggiori indicazioni sulla tempistica del prossimo aumento dei tassi USA e sulle modalità con cui la banca intende ridimensionare il bilancio.
La Fed rilascerà i verbali dell’ultimo vertice di politica monetaria alle 14:00 ET (18:00GMT).
La banca centrale ha mantenuto i tassi di interesse invariati in occasione del vertice del 26 luglio ed ha reso noto che il possesso dei bond verrà ridotto “relativamente presto”. I policymaker hanno notato inoltre più esplicitamente rispetto al passato la debolezza dell’inflazione statunitense.
I trader seguiranno da vicino i dati statunitensi sulle nuove costruzioni e le concessioni edilizie alle 8:30 ET (12:30 GMT) per valutare la forza della principale economia mondiale e il modo in cui influirà sulla posizione della Fed in merito alla politica economica.
Sul Comex, i future dell’oro segnano un calo di 4,00 dollari, o dello 0,3%, a 1.275,81 dollari l’oncia troy alle 2:55 ET (06:55 GMT). Il prezzo è sceso al minimo di una settimana di 1.272,70 dollari nella seduta precedente.
Il metallo prezioso ha subito il crollo giornaliero peggiore in quasi sei settimane ieri, dopo i dati positivi statunitensi sulle vendite al dettaglio e l’attività manifatturiera che hanno alimentato le speranze di un ulteriore aumento dei tassi da parte della Fed entro fine anno.
La probabilità di un aumento dei tassi entro dicembre è pari al 50% secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed di Investing.com, in salita dal 35% dell’inizio della settimana.
Anche la riduzione delle tensioni geopolitiche tra Corea del Nord e Stati Uniti ha pesato sulla domanda del metallo prezioso.
Sempre sul Comex, i future dell’argento scendono di 5,9 centesimi, o dello 0,4%, a 16,65 dollari l’oncia troy.
Intanto, il platino scende dello 0,1% a 966,50 dollari, mentre il palladio è in calo dello 0,5% a 887,72 dollari l’oncia.