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Oro giù dal massimo di 2 settimane, attesi commenti dei membri della Fed

Pubblicato 21.03.2017, 09:07
Aggiornato 21.03.2017, 09:07
© Reuters.  Oro giù dal massimo di 2 settimane, attesi commenti dei membri della Fed

© Reuters. Oro giù dal massimo di 2 settimane, attesi commenti dei membri della Fed

Investing.com - Il prezzo dell’oro scende negli scambi della mattinata europea di questo martedì, staccandosi dal massimo di due settimane mentre i traders attendono i commenti di vari policymaker della Federal Reserve per avere maggiori indicazioni sulla tempistica del prossimo aumento dei tassi USA.

Sul Comex, i future dell’oro scendono di 5,50 dollari, o dello 0,5%, a 1.228,40 dollari l’oncia troy alle 4:05 ET (08:05 GMT).

Ieri il prezzo ha chiuso in salita per la terza seduta consecutiva dopo aver toccato il massimo dal 6 marzo di 1.235,50 dollari, con i mercati che continuano a valutare la posizione della Fed in merito all’andamento dei tassi.

L’oro spot scende di 5,50 dollari a 1.228,80 dollari l’oncia.

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,3% a 99,86 negli scambi della mattinata londinese, il minimo dal 6 febbraio.

Il biglietto verde è rimasto sulla difensiva da quando mercoledì scorso la Fed ha alzato i tassi di interesse ma ha ribadito la previsione di solo altri due aumenti per il 2017. Prima del vertice, i mercati si erano preparati ad una posizione più interventista della banca centrale.

Probabilmente la Fed aspetterà almeno fino al vertice di politica monetaria di giugno per decidere se alzare nuovamente i tassi, secondo quanto dichiarato ieri dal Presidente della Fed di Chicago Charles Evans in uno dei primi commenti ufficiali dal vertice della scorsa settimana della banca.

Oggi prenderanno la parola il Presidente della Fed di New York William Dudley, la Presidente della Fed di Kansas City Esther George e la Presidente della Fed di Cleveland {{ecl-1336||Loretta Mester}. L’intervento della Presidente della Fed {{ecl-1069||Janet Yellen} è atteso per giovedì.

Il metallo prezioso risente dell’andamento dei tassi di interesse USA, il cui aumento fa salire il costo degli investimenti senza rendimento come i lingotti.

Un aumento graduale dei tassi di interesse avrebbe ripercussioni minori per il prezzo dell’oro rispetto ad una serie di aumenti.

Le notizie da Washington continueranno a dominare il sentimento dei mercati, con l’attenzione degli investitori rivolta sul Presidente Donald Trump per avere maggiori informazioni sulle sue promesse di una riforma fiscale e la spesa per le infrastrutture.

Giovedì ci sarà il voto sulle riforme per la sanità, e se dovessero passare allora questo potrebbe essere un passo per il Congresso verso la riforma fiscale, sebbene l’ultima parola spetti al Senato.

Sempre sul Comex, i future dell’argento con consegna a maggio scendono di 7,6 centesimi, o dello 0,4%, a 17,36 dollari l’oncia troy.

Intanto il platino crolla dell’1% a 962,20 dollari ed il palladio va giù dello 0,2% a 780,45 dollari l’oncia.

I future del rame segnano un crollo di 2,9 centesimi, o dell’1,1%, a 2,638 dollari la libbra, dopo la notizia della fine dello sciopero in un’importante miniera indonesiana, notizia che ha fatto ridimensionare i timori per un’interruzione delle forniture.

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