Investing.com - Il prezzo del greggio è in calo negli scambi della mattinata statunitense di questo martedì, in attesa dei dati settimanali sulle scorte statunitensi di greggio e prodotti raffinati.
L’American Petroleum Institute, un gruppo del settore, rilascerà il report settimanale oggi alle 16:30 ET (20:30 GMT). I dati ufficiali della Energy Information Administration saranno rilasciati domani e si prevede un calo di 2,7 milioni di barili.
Il contratto del greggio West Texas Intermediate con consegna a luglio scende di 5 centesimi, o dello 0,1%, a 51,08 dollari al barile alle 8:30AM ET (12:30GMT). Il riferimento USA ha chiuso la seduta di ieri in salita per il quarto giorno consecutivo, dopo aver toccato il massimo dal 19 aprile di 51,43 dollari.
Intanto, il greggio Brent con consegna a luglio sull’ICE Futures Exchange di Londra va giù di 7 centesimi a 53,81 dollari al barile. Il riferimento globale ha segnato il massimo dal 19 aprile di 54,37 dollari nella seduta precedente.
Il petrolio è stato sostenuto dalle speranze che l’OPEC decida di prolungare i tagli alla produzione durante il vertice previsto nel corso della settimana.
I ministri del petrolio dell’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio e degli altri principali produttori di greggio si incontreranno a Vienna il 25 maggio per decidere se estendere l’attuale accordo sul taglio della produzione oltre la scadenza del 30 giugno.
A novembre dello scorso anno, l’OPEC e altri 11 produttori tra cui la Russia hanno accettato di ridurre la produzione di circa 1,8 milioni di barili al giorno tra il 1° gennaio e il 30 giugno.
Molti analisti dei mercati prevedono che il cartello prolunghi i tagli per altri nove mesi, fino al marzo 2018, anziché sei come precedentemente previsto.
Si dice anche che l’OPEC potrebbe aumentare i tagli alla produzione, ma non è chiaro se una tale proposta possa venire accettata.
Finora, l’accordo sui tagli alla produzione ha avuto poco impatto sui livelli delle scorte globali, per via dell’aumento della produzione da parte dei produttori che non prendono parte all’accordo, come la Libia, e dell’incremento della produzione di petrolio da scisto USA.
Sul Nymex, i future della benzina con consegna a giugno salgono di 0,2 centesimi, o dello 0,1%, a 1,657 dollari al gallone, mentre il combustibile da riscaldamento con consegna a giugno va giù di 0,2 centesimi a 1,599 dollari al gallone.
I future del gas naturale con consegna a giugno sono in calo di 4,3 centesimi a 3,381 dollari per milione di BTU.