Investing.com - Il prezzo del greggio è in calo questo venerdì, gli investitori monetizzano l’impennata al massimo di otto settimane registrata ieri, mentre l’ennesimo aumento settimanale delle scorte USA, seppur minore del previsto, pesa sull’ottimismo degli investitori.
Il greggio USA è in calo dello 0,84% a 53,99 dollari al barile, staccandosi dal massimo di otto settimane toccato ieri di 54,94.
Il greggio Brent sull’ICE Futures Exchange di Londra in consegna ad aprile, è in calo dello 0,94%, a 56,05 dollari al barile.
L’Energy Information Administration statunitense ha dichiarato ieri che le scorte di greggio sono salite di 564.000 barili nella settimana terminata il 17 febbraio, contro le aspettative di un aumento di 3,5 milioni di barili.
I prezzi sono saliti dopo che l’OPEC ha segnalato la possibilità di ulteriori tagli alla produzione.
Il segretario generale dell’OPEC Mohammed Barkindo ha stimato un rispetto del 90% dei tagli alla produzione, ed ha segnalato la volontà dei paesi non OPEC di rispettare l’accordo.
A novembre dello scorso anno, l’OPEC e altri produttori, tra cui la Russia, hanno siglato un accordo volto al taglio della produzione pari a 1,8 milioni di barili al giorno, nel tentativo di risolvere il problema dell’eccesso di scorte che sta pesando sui prezzi negli ultimi due anni.