LONDRA (Reuters) - Il greggio è in calo per il terzo giorno consecutivo, sotto pressione per i timori sulla produzione negli Usa che continua a crescere e su quanto questo impatterà sugli sforzi dell'Opec e dei suoi partner di tenere sotto controllo l'offerta globale.
** Le scorte di greggio degli Stati Uniti sono cresciute di 3,9 milioni di barili la scorsa settimana, secondo i dati diffusi ieri dall'American Petroleum Institute (Api). Il dato è frutto della crescita della produzione di oltre il 20% da metà 2016 a più di 10 milioni di barili al giorno, sorpassando quella dell'Arabia Saudita, che è il principale esportatore, e vicini a quelli della Russia che è il primo produttore al mondo.
** "Il dato Api è venuto fuori ribassista e questo sta impattando il mercato stamattina. È tutto molto stagionale, c'era da aspettarselo", commenta Joel Hancock, analista di Natixis.
** Il futures Brent alle 12,40 italiane cede 0,53% a 62,39 dollari, mentre il derivato Usa perde 0,81% a 58,71 dollari.