Investing.com - I future del gas naturale crollano questo martedì, staccandosi dal massimo di due mesi tra le previsioni meteo aggiornate che indicano un ritorno alle temperature stagionali dopo l’ondata di freddo che ha colpito la parte orientale degli Stati Uniti.
I future del gas naturale USA con consegna il mese prossimo crollano di 13,7 centesimi, o del 4,3%, a 3,062 dollari per milione di BTU alle 8:10 ET (13:10 GMT). Venerdì, il prezzo è schizzato al massimo dal 15 novembre di 3,224 dollari.
Gli scambi dei future USA sono stati ridotti ieri per via della festa di Martin Luther King negli Stati Uniti.
Le temperature gelide persisteranno nella maggior parte del Nordest degli Stati Uniti fino al 20 gennaio e si prevedono delle deboli nevicate nella regione.
Tuttavia, le temperature torneranno alle medie stagionali nella settimana che va dal 21 al 28 gennaio, con un clima mite, secondo le previsioni meteo aggiornate.
La scorsa settimana il prezzo ha subito un’impennata del 15% sulla scia dei dati che hanno rivelato il calo maggiore delle scorte USA mai registrato, con le temperature gelide che hanno spinto la domanda per i riscaldamenti.
Il prezzo del gas naturale di solito sale nei mesi invernali dal momento che il clima più freddo fa aumentare la domanda per i riscaldamenti. Il periodo che va da novembre a marzo rappresenta il picco della domanda per il gas USA.
Gli operatori dei mercati attendono i dati sulle scorte di giovedì che si prevede possano mostrare un calo tra i 190 e i 205 miliardi di piedi cubici nella settimana terminata il 12 gennaio.
La settimana precedente le scorte sono scese di 359 miliardi di piedi cubici, contro i 243 miliardi di piedi cubici dell’anno precedente, mentre la media quinquennale per questo periodo dell’anno è pari a un calo di circa 203 miliardi.
Il totale delle scorte di gas naturale ammonta a 2,767 mila miliardi di piedi cubici secondo la U. S. Energy Information Administration. Il dato è inferiore di 415 miliardi di piedi cubici, quasi il 13,0%, rispetto ai livelli dello stesso periodo dello scorso anno e di 382 miliardi di piedi cubici, quasi il 12,1%, rispetto alla media quinquennale per questo periodo dell’anno.