Investing.com - Il prezzo dell’oro si indebolisce ancora questo martedì, tra il dollaro più forte e la riduzione della richiesta di investimenti rifugio.
Sul Comex, i future dell’oro crollano dell’1,07% a 1.341,7 dollari l’oncia troy alle 02:00 ET (06:00 GMT), il minimo dal 14 febbraio.
Il biglietto verde resta supportato nonostante le preoccupazioni per il deficit degli Stati Uniti, che dovrebbe schizzare a quasi mille miliardi di dollari nel 2019 in seguito all’annuncio della spesa per le infrastrutture e dei grossi sgravi fiscali per le aziende.
Sul dollaro di recente pesano le prospettive di un inasprimento più veloce della politica monetaria al di fuori degli Stati Uniti, evento che ridurrebbe le differenze tra la politica monetaria della Federal Reserve e quella delle altre banche centrali.
I trader attendono i verbali dell’ultimo vertice di politica monetaria della Federal Reserve, previsti per domani, per avere indicazioni sui futuri aumenti dei tassi.
L’oro risente dell’andamento dei tassi USA e del dollaro. Un dollaro forte rende l’oro più costoso per i titolari di altre valute, mentre l’aumento dei tassi USA fa salire il costo degli investimenti senza rendimento come i lingotti.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,28% a 89,33.
Sempre sul Comex, i future dell’argento crollano dell’1,27% a 16,50 dollari l’oncia troy.