Investing.com - Il prezzo dell’oro scende negli scambi della mattinata europea ma si avvia comunque a registrare la seconda settimana al rialzo consecutiva mentre gli investitori attendono che il Presidente USA Donald Trump approvi i dazi sui prodotti cinesi per un valore di circa 50 miliardi di dollari.
I future dell’oro con consegna ad agosto sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange scendono di 4,80 dollari, o dello 0,4%, a 1.303,50 dollari l’oncia troy alle 3:51 ET (7:51 GMT).
Nel corso della giornata, Washington dovrebbe rilasciare una lista aggiornata dei prodotti cinesi oggetto dei dazi, che si prevede scatenerà una risposta simile da Pechino, secondo le notizie.
Sarà la seconda ondata di prodotti e rientra nella decisione di Trump di procedere con dazi “abbastanza significativi”, ha reso noto ieri un funzionario del governo.
La lista ora da 100 miliardi di dollari sarà soggetta agli stessi commenti pubblici e al processo di udienza della lista da 50 miliardi di dollari, quindi potrebbero volerci 60 giorni o più perché entri in vigore, secondo quanto hanno riferito tre fonti informate dei piani sui dazi del governo Trump a Reuters.
L’oro viene in genere considerato un investimento rifugio nei periodi di incertezza politica ed economica e il metallo prezioso è salito di circa lo 0,3% questa settimana, malgrado la settimana forte del dollaro, schizzato dell’1,5% contro i rivali.
Un dollaro più forte di solito rende il metallo prezioso, valutato in dollari, più costoso per i titolari di altre valute.
Con l’indice del dollaro pressoché invariato questo venerdì, gli investitori attendono una serie di dati tra cui la lettura preliminare dell’Università del Michigan sul sentimento dei consumatori di giugno, l’indice manifatturiero Empire State relativo allo stesso mese nonché i dati sulla produzione industriale di maggio.
Intanto, i future dell’argento scendono dello 0,4% a 17,200 dollari l’oncia troy alle 3:53 ET (7:53 GMT).
I future del palladio sono in calo dello 0,3% a 1.003,30 dollari l’oncia, mentre il platino scende dello 0,6% a 905,30 dollari.
Tra le materie prime, i future del rame sono in calo dello 0,4% a 3,209 dollari la libbra.