Investing.com - Le scorte di greggio globali sono diminuite grazie ai recenti tagli alla produzione, secondo quanto emerge dalle ultime previsioni dell’Agenzia Internazionale per l’Energia, pubblicate questo venerdì.
La missione dell’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio e della Russia di riportare le scorte di greggio alla media quinquennale mettendo fine all’esubero sta funzionando, afferma l’agenzia.
“Con poco meno della metà della fornitura di greggio globale soggetta a limitazione e la stabile crescita della domanda di greggio, l’impatto sulle scorte è stato sostanziale”, si legge nel report.
A dicembre l’OPEC ha deciso di tagliare la produzione di 1,8 milioni di barili al giorno fino alla fine del 2018. Il patto sarebbe dovuto scadere nel marzo 2018 ed era già stato prorogato.
L’agenzia aggiunge che “non sta a noi dichiarare missione compiuta al posto dell’OPEC”.
Il prezzo del greggio è limitato tra l’accordo sulle scorte dell’OPEC e l’aumento della produzione del greggio USA. Gli Stati Uniti hanno superato l’Arabia Saudita come principale produttore petrolifero a gennaio.
L’agenzia ha confermato le stime globali sul 2018, lasciandole a 1,5 milioni di barili al giorno.
Invariate anche le scorte non-OPEC, che dovrebbero salire a 1,8 milioni di barili al giorno.
Tuttavia, dal report emerge che le tensioni sui dazi commerciali tra Stati Uniti e Cina potrebbero rappresentare un rischio per le attuali previsioni sulla domanda.
Dopo il report, i future del greggio USA West Texas Intermediate (WTI) si attestano al massimo della seduta di 67,19 dollari al barile.
I future del Brent, il riferimento per il prezzo del greggio al di fuori degli Stati Uniti, sono scambiati a 72,22 dollari al barile.