Investing.com - Il prezzo del greggio sale questo mercoledì, gli investitori attendono i nuovi dati settimanali sulle scorte commerciali di greggio statunitensi per valutare la forza della domanda del principale consumatore mondiale di oro nero e quanto velocemente i livelli di produzione continueranno ad aumentare.
La U.S. Energy Information Administration rilascerà il report settimanale ufficiale sulle scorte relativo alla settimana terminata il 15 giugno oggi alle 10:30 ET (14:30 GMT), nelle aspettative di un calo di 2,1 milioni di barili.
Gli analisti prevedono inoltre un aumento di 188.000 barili delle scorte di benzina, mentre le scorte di prodotti raffinati dovrebbero diminuire di 164.000 barili.
I dati forniranno inoltre nuove indicazioni su quanto velocemente continueranno a salire i livelli della produzione della nazione. La produzione USA (grazie all’estrazione da scisto) si attesta al massimo storico di 10,9 milioni di barili al giorno.
Alla chiusura dei mercati ieri, l’American Petroleum Institute ha dichiarato che le scorte di greggio statunitensi sono scese di 3,0 milioni di barili la scorsa settimana.
Dal report API è emerso inoltre un aumento di 2,1 milioni di barili delle scorte di benzina, mentre le scorte di prodotti raffinati sono salite di 750.000 barili.
Ci sono spesso grosse differenze tra le stime API ed i dati ufficiali dell’EIA.
Il greggio USA di riferimento, il West Texas Intermediate, con consegna ad agosto, sale di 51 centesimi, o dello 0,8%, a 65,41 dollari al barile sul New York Mercantile Exchange alle 4:15 ET (08:15 GMT).
Intanto, il greggio Brent con consegna ad agosto, il riferimento globale, è in salita di 51 centesimi, o dello 0,7%, a 75,59 dollari al barile sull’ICE Futures Europe Exchange.
I trader del greggio continuano a valutare i possibili esiti del vertice dei principali produttori di questa settimana.
I ministri del petrolio dell’OPEC, della Russia e di altri principali paesi produttori si incontreranno a Vienna giovedì e venerdì per rivedere l’attuale accordo sulla produzione che ha visto l’eliminazione di 1,8 milioni di barili al giorno dal mercato negli ultimi 18 mesi.
La Russia sta insistendo per riportare un milione di barili al giorno sul mercato piuttosto velocemente. Tuttavia, l’Arabia Saudita vorrebbe provare con una quantità inferiore, per impedire al prezzo di scendere troppo, secondo gli esperti.
Ma non tutti i membri dell’OPEC sono d’accordo. Iran, Venezuela ed Iraq hanno reso noto che secondo loro l’attuale accordo sulla produzione dovrebbe restare invariato.