Investing.com - I prezzi del greggio sono misti questo lunedì, ma oscillano ancora vicino ai massimi pluriennali in un clima di ottimismo per il riequilibrio del mercato.
Non sono previsti scambi sul Nymex quest’oggi per via della festa di Martin Luther King negli Stati Uniti. Le transazioni elettroniche saranno registrate domani.
Il contratto del greggio West Texas Intermediate con consegna a febbraio sale di 11 centesimi, o dello 0,17%, a 64,41 dollari al barile alle 09:45 ET (13:45 GMT), vicino al massimo di tre anni di giovedì di 64,77 dollari.
Intanto, il greggio Brent con consegna a marzo sull’ICE Futures Exchange di Londra scende di 5 centesimi, o dello 0,09% a 69,83 dollari al barile, non lontano dal massimo di tre anni di 70,05 dollari toccato giovedì scorso.
Il prezzo del greggio è sceso quando i dati di Baker Hughes, la divisione servizi energetici di General Electric (NYSE:GE), hanno rivelato che il numero degli impianti di trivellazione attivi negli Stati Uniti è salito di 10 unità a 752 nella settimana terminata il 5 gennaio, il primo aumento in cinque settimane.
Tuttavia la materia prima resta supportata dall’ottimismo per i tagli alla produzione OPEC, che sembra continueranno a ridurre le scorte in esubero.
I future sono rimbalzati di quasi il 13% da inizio dicembre, grazie agli sforzi per tagliare la produzione organizzati dall’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio e dalla Russia. I produttori a dicembre hanno deciso di estendere i tagli alla produzione petrolifera fino alla fine del 2018.
L’accordo per tagliare la produzione di 1,8 milioni di barili al giorno è stato siglato lo scorso inverno dall’OPEC, dalla Russia e da altri nove produttori. Il patto sarebbe dovuto scadere nel marzo 2018 ed era già stato prorogato.
Tuttavia, analisti e trader avvertono che la recente impennata potrebbe incoraggiare i produttori di petrolio da scisto USA ad aumentare la produzione, nel tentativo di trarre vantaggio dai prezzi più alti.
Intanto, i future della benzina salgono dello 0,04% a 1,849 dollari al gallone, mentre i future del gas naturale segnano un crollo del 2,41% a 3,123 dollari per milione di BTU.