Investing.com - Il prezzo dell’oro oscilla vicino al massimo di tre settimane e mezzo questo venerdì, i timori per il deficit USA dominano il sentimento del mercato spingendo il biglietto verde al ribasso.
Sul Comex, i future dell’oro vanno su dello 0,44% a 1.361,1 dollari l’oncia troy alle 03:00 ET (07:00 GMT), il massimo dal 25 gennaio.
Il biglietto verde si è indebolito in un clima di apprensione per il deficit degli Stati Uniti, che dovrebbe schizzare a quasi mille miliardi di dollari nel 2019 in seguito all’annuncio della spesa per le infrastrutture e dei grossi sgravi fiscali per le aziende.
Il dollaro si era inizialmente rafforzato sulla scia dei dati di mercoledì del Dipartimento per il Commercio secondo cui i prezzi al consumo sono saliti più del previsto a gennaio, dello 0,5%, spingendo il rendimento dei bond USA.
I dati di ieri hanno rivelato che l’indice sui prezzi alla produzione USA è salito in linea con le aspettative dello 0,4% il mese scorso.
L’aumento dell’inflazione potrebbe convincere la Federal Reserve ad aumentare i tassi di interesse più velocemente del previsto.
L’oro risente dell’andamento dei tassi USA e del dollaro. Un dollaro debole rende l’oro meno costoso per i titolari di altre valute, mentre l’aumento dei tassi USA fa salire il costo degli investimenti senza rendimento come i lingotti.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,17% a 88,32, il minimo dal dicembre 2014.
Sul Comex, i future dell’argento salgono dello 0,50% a 16,88 dollari l’oncia troy.