Investing.com - Il prezzo dell’oro sale questo mercoledì, ma resta al di sotto del livello di 1.300 dollari dopo essere crollato ieri tra la forza del dollaro e l’aumento del rendimento dei bond governativi USA che hanno spinto gli investitori a vendere il metallo prezioso.
I future dell’oro con consegna a giugno sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange salgono di 4,90 dollari, o dello 0,38%, a 1.295,20 dollari l’oncia troy alle 04:25 ET (08:25 GMT) nell’ondata di short covering.
L’oro si è attestato a 1.292,30 dollari ieri, il minimo dal 28 dicembre, con un crollo dell’1,84% sulla giornata.
Il dollaro è schizzato al massimo di cinque mesi ieri quando il report sulle vendite al dettaglio USA ha rivelato che la spesa dei consumatori si avvia ad una ripresa dopo l’andamento debole del primo trimestre, alimentando le aspettative che la crescita economica possa continuare.
Il biglietto verde è stato incoraggiato anche dall’impennata del rendimento dei Buoni del Tesoro USA successiva alla pubblicazione del report, con i trader che continuano ad aspettarsi un aumento più veloce dei tassi da parte della Federal Reserve quest’anno.
Il rendimento dei Buoni del Tesoro USA a 10 anni è schizzato al 3,095%, il massimo dall’agosto 2011. Il rendimento dei bond ha un andamento inverso rispetto al prezzo. Il rendimento è poi sceso attestandosi al 3,067%.
Il rendimento sta salendo da quando la Fed, in occasione del vertice di maggio, ha reso noto che l’inflazione si sta avvicinando all’obiettivo del 2%. La Fed ha alzato i tassi a marzo e ha previsto altri due aumenti per quest’anno, sebbene molti investitori se ne aspettino tre.
L’aumento del rendimento dei Buoni del Tesoro può indebolire l’oro che, come le altre materie prime, non offre un rendimento, mentre un dollaro forte rende il metallo prezioso, valutato in dollari, più costoso per i titolari di altre valute.
Tra gli altri metalli preziosi, i future dell’argento con consegna a luglio salgono dello 0,37% a 16,33 dollari l’oncia troy, mentre i future del platino con consegna a luglio vanno su dello 0,21% a 899,10 dollari. I future del rame salgono dello 0,36% a 3,067 dollari la libbra.