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Prezzo dell’oro stabile in attesa del summit del G7

Pubblicato 08.06.2018, 10:05
Aggiornato 08.06.2018, 10:05
© Reuters.  Prezzo dell’oro stabile in attesa del summit del G7

Investing.com - Il prezzo dell’oro è pressoché invariato negli scambi europei di questo venerdì mattina, con gli investitori in attesa dell’inizio del summit del G7.

I future dell’oro con consegna ad agosto sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange scendono di 40 centesimi, o dello 0,03%, a 1.302,60 dollari l’oncia troy alle 4:02 ET (8:02 GMT).

In una seduta che non prevede dati economici USA di rilievo, i riflettori saranno puntati sul vertice del G7 che prenderà il via oggi in Quebec. Francia e Germania hanno avvertito gli Stati Uniti che non firmeranno una dichiarazione congiunta senza concessioni, ma il consigliere economico americano Larry Kudlow questa settimana ha reso noto che il Presidente USA Donald Trump non abbandonerà la linea dura sul commercio.

“Il Presidente americano potrebbe non preoccuparsi di essere isolato, ma a noi non preoccupa nemmeno la possibilità di firmare un accordo con 6 paesi se dovesse essere necessario”, ha dichiarato il Presidente francese Emmanuel Macron.

Kudlow ha definito la situazione attuale una “lite familiare” e Trump dovrebbe tenere dei vertici faccia a faccia con i leader di Canada, Francia e Giappone a margine della conferenza del G7.

Il Presidente USA non ha mostrato segni di cedimento ieri quando ha accusato Francia e Canada di “stare facendo pagare agli USA imponenti dazi e di creare barriere non-monetarie”.

I trader seguiranno da vicino anche l’imminente summit del 12 giugno tra Trump e il leader nordcoreano Kim Jong Un a Singapore. Ieri il Presidente USA ha reso noto che potrebbe firmare un accordo per concludere formalmente la guerra coreana con Kim Jong Un durante l’incontro. Ha anche fatto emergere la possibilità di ospitare in seguito Kim alla Casa Bianca.

Sebbene Trump abbia affermato di prevedere un “grande successo”, ha chiarito che non si può definire cosa fatta. Ha dichiarato che il pubblico sarà in grado di seguire i progressi sulle trattative grazie alla sue parole, specificando che un ritorno a “massime pressioni” indicherebbe che le trattative stanno saltando.

Le conseguenze delle tensioni tra i due paesi probabilmente avranno un impatto diretto sul metallo prezioso, tradizionale asset rifugio.

La prossima settimana, gli operatori dei mercati seguiranno con attenzione le decisioni di politica monetaria della Federal Reserve e della Banca Centrale Europea.

La Fed dovrebbe alzare i tassi di interesse di 25 punti base e gli investitori staranno attenti per capire se i policymaker prevedono uno o due ulteriori aumenti per quest’anno.

I tassi di interesse alti di solito pesano sulla domanda dell’oro, che non sopporta gli interessi, rispetto ad investimenti ad alto rendimento.

Anche il vertice della BCE sarà al centro della scena. Sebbene i mercati non si aspettino un intervento la prossima settimana, mercoledì il Capo Economista della BCE Peter Praet ha affermato che i funzionari sono sempre più fiduciosi che l’inflazione si stia riavvicinando all’obiettivo della banca e che la prossima settimana discuteranno della possibilità di ridurre gradualmente il programma di acquisto di asset.

I commenti hanno contribuito a spingere l’euro al massimo di tre settimane contro il dollaro. Il conseguente indebolimento dell’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute e che è sceso nelle ultime quattro sedute, ha supportato il prezzo dell’oro, dal momento che il metallo prezioso diventa più conveniente per i titolari di valute estere.

Intanto, i future dell’argento scendono dello 0,6% a 16,715 dollari l’oncia troy alle 4:04 ET (8:04 GMT).

I future del palladio sono in calo dello 0,3% a 1.007,00 dollari l’oncia, mentre il platino sale dello 0,03% a 900,60 dollari.

Tra le materie prime, i future del rame sono in calo dello 0,5% a 3,260 dollari la libbra.

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