Investing.com - Il dollaro australiano sale questo giovedì, dopo i dati che hanno mostrato un’impennata dell’occupazione nel paese a giugno, mentre lo yuan cinese scende sulla scia della notizia che la banca centrale ha abbassato la parità della valuta ad oltre 6,7 per la prima volta dall’inizio del crollo della moneta a giugno.
Il cambio AUD/USD sale dello 0,2% a 0,7413 con l’occupazione in Australia schizzata di più del triplo delle previsioni degli analisti a giugno.
L’occupazione è infatti salita di 50.900 unità il mese scorso, più delle 16.500 previste, secondo i dati ufficiali di questo giovedì.
L’aumento dell’occupazione “porta al termine il cammino debole registrato da gennaio” spiega Paul Dales, capo economista per l’Australia di Capital Economics Ltd., “ma a questo punto il tasso di disoccupazione non è abbastanza basso da spingere la RBA a decidere che i tassi di interesse debbano essere alzati presto”.
In Cina, la Banca Popolare cinese ha fissato il cambio di riferimento ufficiale a 6,7066 rispetto al dollaro, sopra il livello chiave di 6,7. La coppia USD/CNY sale dello 0,3% a 6,7416.
Nel frattempo, il dollaro rimane stabile contro i rivali, sulla scia dei commenti rialzisti del Presidente della Federal Reserve Jerome Powell di questa settimana. L’indice del dollaro USA rimane invariato a 95,08 questo giovedì, dopo aver segnato il massimo di tre settimane di 95,407 ieri.
Sul fronte commerciale, il consigliere economico della Casa Bianca Larry Kudlow ha affermato che le trattative commerciali con la Cina si sono fermate al momento, sebbene le discussioni con l’Unione Europea siano state più promettenti, e che il governo prevede un’offerta commerciale significativa dall’UE molto presto.
Intanto, lo yen giapponese registra modesti rialzi dopo che la Banca del Giappone ha ridotto gli acquisti di bond a lunga maturità per la prima volta da gennaio.
Il cambio USD/JPY è pressoché invariato a 112,81 dopo aver toccato il minimo di quasi sei mesi nella scorsa seduta.