NEW YORK (Reuters) - Il dollaro si è stabilizzato dopo la peggiore settimana dall'elezione di Donald Trump alla presidenza Usa a novembre, complici le dichiarazioni di alcuni esponenti di Federal Reserve, che hanno ribadito l'impegno ad alzare ulteriormente i tassi quest'anno.
** Sia il presidente della Fed di Dallas Robert Kaplan che il numero uno della Fed di Chicago Charles Evans nelle uscite pubbliche tra ieri e oggi hanno posto l'accento sulla fattibilità di un ripetuto aumento del costo del denaro quest'anno, dopo la stretta varata questo mese.
** Nel tardo pomeriggio di oggi è previsto un intervento della numero uno Fed Janet Yellen ad un convegno, che potrebbe fornire ulteriori spunti.
** L'indice del biglietto verde, che ne traccia l'andamento sulle principali controparti valutarie, intorno alle 14,15 viaggia a 99,185 da 99,166 della precedente chiusura, dopo essere precipitato fino a 98,858 negli scambi asiatici, il minimo da inizio novembre.
** A gennaio l'indice del dollaro si era spinto fino a 104,00, massimo da 14 anni, spinto dalle scommesse di una ripartenza dell'inflazione, sulla spinta delle politiche di stimolo fiscale promesse dal neo presidente Usa, che però non è riuscito a far approvare le modifiche alla riforma sanitaria della precedente amministrazione.
** Il biglietto verde è in recupero su yen in area 110,28 yen da 110,65 yen della precedente chiusura e dopo aver registrato un minimo dal 18 novembre a 110,110.
** Poco mosso in area 1,0860 l'euro/dollaro, dopo un picco della valuta unica a 1,0906 dollari -- massimo da inizio novembre -- nella precedente seduta.