Investing.com - La sterlina schizza al massimo di tre settimane contro il dollaro questo martedì dopo i dati che hanno mostrato che il tasso annuo di inflazione nel Regno Unito è salito al massimo dal settembre del 2013 a febbraio.
Il cambio GBP/USD sale dello 0,8% a 1,2458 alle 09.50 GMT, da circa 1,2411 segnato prima dei dati.
I prezzi al consumo sono rimbalzati del 2,3% su base annua dall’1,8% di gennaio, secondo l’Ufficio Nazionale di Statistica britannico. Gli economisti avevano previsto un aumento del 2,1%.
I costi di trasporto, spinti dall’aumento dei costi del carburante, hanno fatto da traino all’inflazione, secondo l’ONS.
I prezzi degli alimenti sono aumentati su base annua per la prima volta in più di due anni e mezzo.
Escludendo i costi di alimentari e carburante, l’inflazione dei prezzi al consumo core ha visto un incremento del 2,0%, più dell’1,8% atteso.
Il crollo della sterlina dal voto sulla Brexit di giugno ha fatto salire il costo dei beni importati e, insieme alla ripresa dei prezzi globali del greggio, ha spinto l'inflazione negli ultimi mesi.
Gli economisti temono che l’aumento dell’inflazione in un periodo in cui la crescita dei compensi sta rallentando possa pesare sulla spesa dei consumatori, il principale fattore di crescita dell’economia britannica.
La Banca d’Inghilterra ha dichiarato che prevede un aumento dell’inflazione al 2,8% nel secondo trimestre del prossimo anno ma secondo molti analisti potrebbe raggiungere il 3%.
Uno dei policymaker della BoE durante il vertice della scorsa settimana ha votato per alzare i tassi di interesse, ma la debole crescita dei compensi e l’incertezza per le prospettive economiche in vista dell'inizio delle procedure per la Brexit potrebbero convincere la banca centrale a mantenere i tassi invariati.
Il dollaro resta sulla difensiva tra le speculazioni che la Federal Reserve non accelererà l’inasprimento monetario.
Ieri il Presidente della Fed di Chicago Charles Evans ha annunciato che la Fed alzerà i tassi due volte quest’anno, deludendo le aspettative degli investitori che speravano in un inasprimento più veloce.
Intanto, l’euro scende al minimo di una settimana e mezzo contro la sterlina dopo il report sull’inflazione, con la coppia EUR/GBP giù dello 0,37% a 0,8659.
L’euro si attesta al massimo di sei settimane contro un dollaro più debole, con il cambio EUR/USD su dello 0,5% a 1,0792.
La moneta unica è stata supportata dai sondaggi da cui è emerso che Emmanuel Macron sembra essere il favorito alle presidenziali francesi in occasione del dibattito televisivo con la sua principale rivale, la leader anti-europeista di estrema destra Marine Le Pen.
La Le Pen è intenzionata a far uscire la Francia dall’euro e ad indire un referendum sull’appartenenza all’UE.