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Forex - Sterlina sotto pressione, conservatori giù nei sondaggi

Pubblicato 22.05.2017, 11:23
Aggiornato 22.05.2017, 11:23
© Reuters.  Forex - Sterlina sotto pressione, conservatori giù nei sondaggi

Investing.com - La sterlina si indebolisce contro il dollaro questo lunedì, dopo i sondaggi che mostrano che il vantaggio del Partito Conservatore si è ridotto in vista delle elezioni britanniche dell’8 giugno.

Il cambio GBP/USD scende dello 0,51% a 1,2968 alle 09.11 GMT, staccandosi dal massimo di quasi sette mesi di venerdì di 1,3039.

Il calo della sterlina arriva sulla scia dei sondaggi che mostrano che il vantaggio del Partito Conservatore si è ridotto a nove punti da circa 20 punti segnati in precedenza.

Il Primo Ministro britannico Theresa May si trova ad affrontare una reazione negativa per le proposte sulla drastica riorganizzazione della previdenza sociale, che comprendono la proposta di far pagare agli anziani l’assistenza a domicilio a meno che non abbiano un patrimonio inferiore alle 100.000 sterline.

Molti elettori anziani, che rappresentano una vasta fetta dei Conservatori, non sono entusiasti dell’idea di essere costretti a dover vendere la propria casa per poter pagare l’assistenza sanitaria.

Molto criticate anche altre proposte, come quella di mettere fine ai pasti gratuiti a scuola per i bambini e quella di eliminare l’indennità per il combustibile invernale per alcuni pensionati.

Gli investitori sperano che la May vinca le elezioni a forte maggioranza, il che le consentirebbe di avere il pugno duro nelle trattative per la Brexit e di poter ignorare i legislatori, portando avanti la cosiddetta “hard Brexit”.

La sterlina scende anche contro l’euro, con la coppia EUR/GBP su dello 0,19% a 0,8612.

Intanto, il dollaro si stacca dal minimo di sei mesi contro il paniere delle altre principali valute questo lunedì, nel sollievo che il trambusto politico che ostacola il governo Trump non è peggiorato.

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L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,29% a 97,28, staccandosi dal minimo di venerdì di 96,97, il minimo dal 9 novembre.

Con il Presidente USA Donald Trump in visita in Medio Oriente, l’ondata di rivelazioni circa le indagini dell’FBI sulla presunta interferenza della Russia nelle elezioni presidenziali di novembre si è ridotta.

Il dollaro è andato di nuovo sotto forte pressione alla vendita venerdì tra le voci secondo cui un consulente della Casa Bianca sarebbe sospettato nell’indagine sul ruolo della Russia nelle elezioni.

Sul dollaro pesano i timori che il sistema politico USA possa essere rallentato dalla crisi, impedendo ai legislatori di procedere con le riforme.

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