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Forex - Un dollaro debole oscilla vicino al minimo di 32 mesi

Pubblicato 08.09.2017, 08:23
Aggiornato 08.09.2017, 08:23
© Reuters.  Forex - Un dollaro debole oscilla vicino al minimo di 32 mesi

Investing.com - Il dollaro continua ad oscillare vicino al minimo di 32 mesi contro le altre valute questo venerdì, l’ultima dichiarazione di politica monetaria della Banca Centrale Europea supporta l’euro mentre i dati USA deludenti pesano ancora sull’ottimismo per la forza dell’economia.

Il cambio EUR/USD sale dello 0,50% a 1,2083, il massimo dal gennaio 2015.

La moneta unica ha visto un’impennata quando la BCE ha lasciato i tassi di interesse invariati come previsto, annunciando che le informazioni sulla riduzione del programma di acquisti di stimolo della banca centrale saranno rese note ad ottobre.

Il Presidente della BCE Mario Draghi ha aggiunto che le prospettive sulla crescita e l’inflazione nella zona euro restano “invariate”.

Intanto, il dollaro è andato sotto pressione in seguito ai dati di ieri del Dipartimento per il Lavoro USA secondo cui le nuove richieste di sussidio di disoccupazione sono aumentate più del previsto a 298.000 unità la scorsa settimana.

Il sentimento sul biglietto verde resta vulnerabile inoltre mentre i mercati monitorano l’uragano Irma, che dovrebbe colpire Miami nel weekend.

La coppia USD/JPY scende dello 0,65% al minimo di 11 mesi di 107,74.

Gli investitori restano cauti tra le speculazioni che la Corea del Nord possa lanciare un missile balistico intercontinentale domani.

In Giappone, i dati di questa mattina hanno mostrato che il prodotto interno lordo è salito dello 0,6% nel secondo trimestre, in calo dalla stima iniziale dell’1,0%, deludendo le attese di un aumento dello 0,7%.

Il cambio GBP/USD sale dello 0,19% al massimo di cinque settimane di 1,3136.

Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in salita, con la coppia AUD/USD su dello 0,72% a 0,8105 ed il cambio NZD/USD che balza dell’1,09% a 0,7312.

Dai dati di questa mattina è emerso che le esportazioni cinesi sono aumentate al tasso annuo del 5,5% il mese scorso mentre le importazioni sono schizzate del 13,3%.

La Cina è il principale partner delle esportazioni per l’Australia ed il secondo per la Nuova Zelanda.

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,35% a 91,17 alle 02:20 ET (06:20 GMT), il minimo dal gennaio 2015.

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