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Il dollaro oscilla vicino al massimo di 4 mesi, attesa decisione della Fed

Pubblicato 02.05.2018, 12:05
Aggiornato 02.05.2018, 12:05
© Reuters.  Il dollaro oscilla vicino al massimo di 4 mesi, attesa decisione della Fed

Investing.com - Il dollaro oscilla vicino a poco meno del massimo di quattro mesi contro il paniere delle valute questo mercoledì, in vista dell’esito del vertice della Federal Reserve da cui dovrebbe emergere la possibilità di altri due o persino tre aumenti dei tassi quest’anno.

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,09% a 92,20 alle 06:03 ET (10:03 GMT), restando al di sotto del massimo di ieri di 92,37, il massimo dal 9 gennaio.

La richiesta di dollaro continua ad essere incoraggiata dai dati di ieri che hanno rivelato che, sebbene l’attività industriale USA sia rallentata ad aprile, le pressioni inflazionarie stanno aumentando.

In un secondo report di questa settimana si legge che l’indicatore sull’inflazione preferito dalla Fed è accelerato al massimo di oltre un anno a marzo, mentre i dati della scorsa settimana hanno mostrato un aumento dei compensi al tasso più veloce in undici anni nel primo trimestre.

L’aumento dell’inflazione potrebbe convincere la Fed ad aumentare i tassi di interesse più velocemente del previsto.

Anche se ci si aspetta che la Fed lasci i tassi di interesse invariati a conclusione del vertice di politica monetaria nel corso della giornata, i policymaker dovrebbero essere intenzionati ad intervenire sui tassi in occasione del prossimo vertice, a giugno.

I mercati aspettano anche il report sull’occupazione USA relativo ad aprile di venerdì, da cui potrebbero emergere ulteriori segnali di un rafforzamento della principale economia mondiale.

Il dollaro è pressoché invariato contro lo yen, con la coppia USD/JPY a 109,82, ancora vicino al massimo di tre mesi di 109,91 della notte.

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L’euro si stacca dal massimo giornaliero, con il cambio EUR/USD a 1,2002, non lontano dal minimo di ieri di 1,1980, il livello più basso dall’11 gennaio.

L’euro ha ridotto i guadagni sulla scia dei dati da cui è emerso che la crescita dell’economia della zona euro è rallentata nel primo trimestre, pesando ulteriormente sulle aspettative che la Banca Centrale Europea possa presto iniziare a ridurre lo stimolo.

Un secondo report ha mostrato che l’attività manifatturiera nella zona euro si è indebolita ad aprile, pur restando solida.

La sterlina si stacca dal minimo di quattro mesi, con la coppia GBP/USD in salita dello 0,31% a 1,3654 dopo il report che ha rivelato che l’attività del settore edile nel Regno Unito è aumentata al tasso più veloce in cinque mesi ad aprile.

Il report segue di un giorno i dati da cui è emerso che l’attività del settore manifatturiero britannico è cresciuta al tasso più lento in 17 mesi ad aprile.

La recente debolezza dei dati economici ha spinto gli investitori a ridurre le aspettative di un aumento dei tassi da parte della Banca d’Inghilterra in occasione del vertice della prossima settimana.

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