NEW YORK (Reuters) - Il dollaro tiene sui massimi da un settimana nei confronti del paniere delle principali divise internazionali, in un mercato che specula sull'arrivo di un falco alla guida della Fed, una volta che scaduto a febbraio il mandato del governatore Janet Yellen.
Secondo le ultime notizie di stampa sarebbero in ascesa le quotazioni dell'economista di Stanford John Taylor - accreditato di posizioni più restrittive rispetto alla Yellen - dopo un positivo faccia a faccia avuto ieri col presidente Donald Trump. Taylor, in particolare, è fautore di un approccio alle decisioni politica monetaria basato su regole definite.
"Un possibile aggiustamento della strategia verso un (tale) approccio sarebbe visto in maniera meno favorevole per i mercati finanziari e incrementerebbe la probabilità di più rialzi dei tassi da parte della Fed nei prossimi anni rispetto a quanto attualmente prezzato", commenta Lee Hardman di Mufg, che ipotizza un apprezzamento tra il 3 e il 5% del biglietto verde sull'eventuale notizia della nomina di Taylor.
Nel primo pomeriggio l'euro/dollaro si conferma in deprezzamento vicino al minimo intraday di 1,1755, dopo essersi deprezzato già ieri dello 0,25%.
Il dollaro/yen è a sua volta salito fino a 112,39, risollevandosi dal minimo da tre settimane visto ieri a 111,65.
Sul fonte euro, stamane è risultato inferiore alle attese lo Zew tedesco di ottobre, mentre la lettura finale di settembre dell'inflazione della zona euro ha confermato il +1,5% tendenziale della stima flash.
Cede la sterlina sul dollaro, sotto quota 1,32 per la prima volta negli ultimi cinque giorni. Stamane in un'audizione parlamentare il nuovo vice governatore della Bank of England Ramsden ha affermato che la banca centrale non è ancora vicina a un rialzo dei tassi, spiazzando le attese di mercato per un intervento restrittivo a breve, già nel meeting del 2 novembre.