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Inflazione annua britannica stabile al 2,3% a marzo

Pubblicato 11.04.2017, 10:31
Aggiornato 11.04.2017, 10:31
Inflazione annua britannica stabile al 2,3% a marzo

Investing.com - L’inflazione dei prezzi al consumo (IPC) nel Regno Unito è salita più del previsto a marzo, secondo i dati ufficiali di questo martedì.

Nel report dell’Ufficio Nazionale di Statistica britannico si legge che l’indice dei prezzi al consumo è salito rispetto allo scorso anno ad un dato destagionalizzato del 2,3% il mese scorso, in linea con le aspettative e con la lettura del mese prima. Si tratta del massimo dal settembre del 2013 su base annua.

Su base mensile, l’indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,4% a marzo, rispetto all’incremento dello 0,7% del mese prima, contro le previsioni di un aumento dello 0,3%.

L’indice IPC core, che esclude alimenti, energetici, alcol e tabacco, è cresciuto ad un tasso destagionalizzato dell’1,8% il mese scorso, meno dell’1,9% previsto e del 2,0% di febbraio.

L’indice dei prezzi alla vendita ha segnato +3,1% a marzo, dopo l’aumento del 3,2% del mese precedente. Gli analisti avevano previsto un incremento del 3,2%.

Su base mensile, l’indice dei prezzi alla vendita ha visto un aumento dello 0,3% a marzo, rispetto al balzo dell’1,1% del mese prima. Gli analisti avevano previsto un incremento dello 0,4%.

L’indice dei prezzi alla vendita core è salito al tasso annuo del 3,4% a marzo dal 3,5% del mese precedente. Gli economisti si aspettavano un aumento del 3,5%.

Su base mensile, l’indice dei prezzi alla vendita core ha segnato +0,3% il mese scorso dopo il balzo dell’1,1% di febbraio.

Dai dati è emerso inoltre che l’indice sui prezzi delle case è salito del 5,8% a marzo, meno del 6,1% stimato e dopo l’aumento del 5,3% del mese prima. Il dato di febbraio è stato rivisto da un aumento iniziale del 6,2%.

“L’aumento dei prezzi di alimenti, alcol e tabacco, abbigliamento e calzature, beni vari e servizi continuano a dare il principale contributo al rialzo della variazione del tasso”, si legge nel report dell’ONS.

“L'aumento è stato controbilanciato dal ribasso segnato dalla categoria del trasporto, in particolare dalle tariffe aeree e, in minor misura, dal carburante”, si aggiunge.

Subito dopo il report, il cambio GBP/USD si attesta a 1,2434 da 1,2405 segnato prima dei dati, la coppia EUR/GBP è scambiata a 0,8526 da 0,8540 ed il cambio GBP/JPY sale a 137,61 da 137,26 segnato in precedenza.

Intanto, le borse europee sono miste. L’indice londinese FTSE 100 sale dello 0,26%, l’indice di riferimento Euro Stoxx 50 va giù dello 0,45%, il francese CAC 40 scende dello 0,14%, mentre il tedesco DAX è in calo dello 0,21%.

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