Investing.com - I funzionari della Banca Centrale Europea sono preoccupati per la forza della moneta unica, schizzata al massimo di due anni e mezzo contro il dollaro negli ultimi mesi, secondo quanto emerge dai verbali del vertice di luglio pubblicati questo giovedì.
I policymaker ritengono che ci sia il rischio che la valuta possa “andare oltre”, dicono i verbali.
“Sebbene la maggior parte delle recenti rotazioni dei prezzi degli asset finanziari sia stata in calo, sono stati espressi timori circa una possibile reazione eccessiva di ‘repricing’ da parte dei … mercati, in particolare da quelli del forex, in futuro”, si legge nei verbali.
“È stato sottolineato che le condizioni finanziarie ancora favorevoli non possono essere date per scontate e si basano soprattutto sul persistere di un alto livello di supporto monetario”.
I verbali citano due fattori responsabili dell’aumento dell’euro: innanzitutto, la riduzione dei rischi politici in seguito all’elezione di Emmanuel Macron alla presidenza francese. Secondariamente, le aspettative dei mercati circa i tassi di interesse USA.
“Questi due fattori sono ora passati in secondo piano, lasciando l’euro vicino ai livelli precedenti al referendum britannico”.
Il mese scorso, la BCE ha mantenuto invariati i tassi di interesse e gli acquisti di asset, tra le speculazioni che possa iniziare a ridimensionare la sua politica monetaria ultra-allentata in autunno.