Investing.com - L’attività del settore privato della zona euro è rallentata al tasso più debole di oltre un anno a marzo, secondo i dati pubblicati questo giovedì.
La crescita della produzione si è indebolita sia nel settore manifatturiero che in quello dei servizi; quest’ultimo, in particolare, ha visto una crescita dell’attività imprenditoriale al tasso più lento degli ultimi cinque mesi, mentre la produzione alle fabbriche è salita al tasso più debole dal gennaio 2017.
La lettura preliminare dell’indice dei direttori acquisti di Markit per il settore dei servizi è risultata pari a 55,0 questo mese da 56,2 di febbraio.
Gli economisti si aspettavano una lettura pari a 56,0.
L’indice PMI manifatturiero è sceso al minimo di 14 mesi di 56,6, rispetto alla stima di 58,1 ed alla lettura di 58,6 del mese prima.
L’indice composito sulla produzione, che tiene conto della produzione combinata del settore manifatturiero e di quello dei servizi, è sceso al minimo di 14 mesi di 55,3 da 57,1, in confronto alla lettura di 56,7 prevista.
Una lettura superiore a 50,0 indica un’espansione del settore mentre una lettura inferiore a tale livello ne indica una contrazione.
“Anche se la lettura media dell’indice PMI per il primo trimestre resta relativamente robusta, segnale di un PIL che salirà dello 0,7-0,8%, la perdita di slancio dopo lo straordinario inizio d’anno è stata piuttosto drammatica”, spiega Chris Williamson, capo economista del gruppo di ricerche di mercato Markit.
“I dati indicano quindi che la crescita della zona euro ha raggiunto un picco all’inizio dell’anno e che la regione si sta adeguando ad un tasso di espansione più lento, ma comunque solido”.