Investing.com - Gli ordinativi di beni durevoli USA sono scesi più del previsto a maggio, mentre il dato core ha segnato solo una lieve ripresa dal calo precedente, ridimensionando l’ottimismo per l’economia statunitense, secondo i dati ufficiali di questo lunedì.
Il totale degli ordinativi di beni durevoli, che includono la categoria del trasporto, è crollato dell’1,1% il mese scorso, secondo il Dipartimento per il Commercio, contro le aspettative di un calo dello 0,6%.
Il dato di aprile è stato rivisto al ribasso ad un calo dello 0,9% dallo 0,8% riportato in precedenza.
I beni durevoli sono prodotti manifatturieri destinati a durare almeno tre anni.
Gli ordinativi di beni durevoli core, che escludono la categoria volatile del trasporto, sono saliti dello 0,1% il mese scorso, rispetto all’aumento dello 0,5% previsto.
Ad aprile, gli ordinativi core sono scesi dello 0,5%.
Esclusi i mezzi di difesa, gli ordinativi di beni durevoli sono diminuiti dello 0,6% a maggio, rispetto al calo dello 0,9% del mese prima.
Esclusi difesa ed aerei, gli ordinativi di beni durevoli sono scesi dello 0,2% a maggio, rispetto all’aumento dello 0,3% previsto.
Il mese prima è stato registrato un incremento dello 0,2%, rivisto dallo 0,1% stimato inizialmente.
Subito dopo il report, il cambio EUR/USD si attesta a 1,1207 da circa 1,1187 segnato prima dei dati, la coppia GBP/USD sale a 1,2747 da 1,2732, mentre la coppia USD/JPY è scambiata a 111,49 da 111,67 segnato in precedenza.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 69,91 da 97,05 segnato prima dei dati.
I future dei titoli azionari USA puntano ad un’apertura positiva. I future Dow salgono di 70 punti, o dello 0,33%, i future S&P 500 vanno su di 7 punti, o dello 0,27%, mentre i future Nasdaq 100 sono in salita di 27 punti, o dello 0,46%.
Sul mercato delle materie prime, i future dell’oro sono scambiati a 1.241,98 dollari l’oncia troy, rispetto ai 1.238,02 dollari segnati prima dei dati, mentre il greggio si attesta a 43,20 dollari al barile dai 43,12 dollari precedenti.