Investing.com - L’indice dei prezzi alla produzione USA e la lettura core sono saliti come previsto a novembre, secondo i dati ufficiali di questo martedì.
Nel report del Dipartimento per il Commercio si legge che i prezzi alla produzione sono aumentati dello 0,4% il mese scorso, in linea con le previsioni di un incremento dello 0,4% e con la lettura di ottobre.
Su base annua, l’indice dei prezzi alla produzione (IPP) è salito del 3,1% a novembre, contro le aspettative di un aumento del 2,9% e dopo la crescita del 2,8% nel mese precedente.
L’indice sui prezzi alla produzione core, che esclude alimentari ed energetici, è salito dello 0,3% a novembre, più dello 0,2% previsto ma meno dello 0,4% del mese prima.
I prezzi alla produzione core sono aumentati al tasso annuo del 2,4% il mese scorso, più del 2,3% previsto, allo stesso tasso di ottobre.
I prezzi core sono considerati dalla Federal Reserve un indicatore migliore delle pressioni inflazionarie a lungo termine poiché escludono i costi delle categorie volatili come alimenti ed energetici. Inoltre, quando i produttori pagano di più per i beni è più probabile che l’aumento dei prezzi si ripercuota sui consumatori, perciò l’indice IPP può essere considerato uno dei principali indicatori dell’inflazione.
Subito dopo il report, il cambio EUR/USD si attesta a 1,1764 da circa 1,1766 segnato prima dei dati, la coppia GBP/USD sale a 1,3359 da 1,3356, mentre la coppia USD/JPY è scambiata a 113,52 da 113,50 segnato in precedenza.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 93,90 da 93,89 segnato prima dei dati.