LONDRA (Reuters) - Le imprese private della zona euro hanno chiuso il primo trimestre segnando il ritmo di crescita più basso in oltre un anno, registrando a marzo una frenata superiore alle attese, complice anche l'impatto negativo del rafforzamento dell'euro.
E' quanto emerge dalla lettura preliminare dei Pmi (Purchasing managers'index) di marzo, elaborati da Markit/Ihs sulla base di un'indagine tra i direttori acquisti.
L'indice composito, che include manifattura e servizi ed è considerato un barometro dell'attività dell'intero settore privato, si è portato a 55,3 da 57,1 di febbraio, toccando il livello più basso da gennaio 2017.
La mediana delle attese raccolte da Reuters in un sondaggio tra gli economisti prospettava un calo più contenuto a 56,7. Oltre 50, l'indice segnala espansione dell'attività.
Secondo Markit, tuttavia, la lettura del Pmi composito è compatibile con un'espansione comunque robusta del Pil della zona euro di 0,7% nel primo trimestre.
L'indice relativo al settore manifatturiero è sceso a 56,6 da 58,6, mentre le attese prospettavano un assestamento più ridotto a 58,1. Il Pmi servizi è sceso a 55,0 da 56,2, mentre le attese prospettavano una frenata a 56,0.
Sulle indagini di marzo potrebbe aver pesato anche l'ondata di maltempo abbattutasi sull'Europa, che potrebbe aver rallentato i ritmi di attività.