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Bancari risalgono su linea più morbida della Bce su Npl. Bpm a +2%

Pubblicato 20.06.2018, 13:07
Aggiornato 20.06.2018, 13:07
Bancari risalgono su linea più morbida della Bce su Npl. Bpm a +2%

Bancari risalgono su linea più morbida della Bce su Npl. Bpm a +2%

Investing.com - Giornata positiva per le borse mondiali con i principali indici che ritracciano dopo le pesanti perdite dei giorni scorsi dovuti alla “guerra dei dazi” tra Usa e Cina. L’indice Ftse Mib guadagna lo 0,73% a metà seduta dopo aver toccato un +1%.

In forte recupero i titoli bancari, con il FTSE Italia All Share Banks che sovraperforma il principale indice di Milano con una crescita superiore al 2%.

Secondo quanto scrive la Reuters, la vigilanza della Banca centrale europea starebbe cercando una strategia più accomodante per spingere gli istituti della zona euro ad affrontare la questione degli Npl, affrontando così le forti critiche e opposizioni della soluzione precedente.

“Devono trovare un equilibrio tra un approccio basato sul calendario e un approccio caso per caso”, spiegano le fonti dell’agenzia, aggiungendo che “una decisione è probabile quest’estate”.

La conferma di novità nel corso del 2018 è arrivata dalla responsabile della supervisione della Bce, Daniele Nouy, nel corso di un dibattito al Parlamento Europeo. “Per ciò che riguarda la gestione dello stock di Npl stiamo ancora sviluppando la nostra politica ma prevedo di essere in grado di parlarne con voi più in dettaglio quest’anno”, ha affermato Nouy.

Nel frattempo, sono stati diffusi dall’Abi i dati sui crediti in sofferenza delle banche italiane che hanno registrato il dato più basso dall’aprile 2012. Il ribasso mensile degli Npl è arrivato al 41% negli ultimi 16 mesi, afferma il rapporto dell’Associazione Bancaria Italiana.

Secondo il Vice Dg dell’Abi Gianfranco Torriero c’è stato un “riassorbimento dello stock di sofferenze nette non solo nei numeri assoluti ma anche in termini di incidenza sugli impieghi”, con il prosieguo della “positiva dinamica complessiva del totale dei prestiti in essere”.

A Piazza Affari, intanto, tra i migliori troviamo doBank (MI:DOB) con una crescita del 7,16%, dopo il rialzo del rating a "buy" da parte di Banca Akros e la conferma arrivata ieri da parte dell’Ad Andrea Mangoni circa la partecipazione dell’istituto al processo di cessione di Npl avviato da Banco Bpm (MI:BAMI).

Proprio Banco Bpm (MI:BAMI), oggi in crescita del 2,53%, ha deliberato ieri la cessione a Christofferson Robb & Company di una quota fino al 95% dei titoli mezzanine e dei titoli junior emessi nell’ambito dell’operazione di cartolarizzazione di sofferenze (Project Exodus).

L’operazione permetterà all’istituto di procedere con il deconsolidamento delle sofferenze oggetto della cartolarizzazione, pari a 5,1 miliardi di euro nominali alla data di cut-off prima della fine del semestre in corso, a un prezzo complessivo pari al 34,3%. Il valore rappresenta il livello più alto mai realizzato sul mercato italiano per questa tipologia di operazioni.

A seguire restano ben impostate Ubi Banca (MI:UBI), Unicredit (MI:CRDI), Mediobanca (MI:MDBI) e Banca Carige (MI:CRGI), tutte sopra il +2%, mentre seguono Intesa Sanpaolo (MI:ISP) e Bper Banca (MI:EMII) e Finecobank (MI:FBK) in crescita superiore all’1%. Torna positiva Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS) mentre resta debole Creval (MI:PCVI).

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