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Banche venete, governo stringe su soluzione, decreto atteso domani

Pubblicato 23.06.2017, 19:25
Aggiornato 23.06.2017, 19:30
© Reuters.  Banche venete, governo stringe su soluzione, decreto atteso domani

di Francesca Piscioneri e Andrea Mandalà

ROMA/MILANO (Reuters) - Il futuro di Pop Vicenza e Veneto Banca sarà più definito nelle prossime ore, con un decreto del governo atteso entro il weekend e che dovrebbe aprire la strada alla proposta di Intesa Sanpaolo (MI:ISP) per l'acquisto degli asset sani delle due banche venete al prezzo simbolico di 1 euro.

In vista dell'appuntamento e per definire alcuni dettagli tecnici la giornata odierna ha visto una serie di incontri a tutti i livelli, secondo quanto riferiscono alcune fonti vicine alla vicenda.

Stamattina si sono tenuti dei Cda lampo delle due banche per fare il punto della situazione, mentre di rientro dal summit Ue di Bruxelles il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha incontrato il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. Colloqui anche tra vertici di Banca d’Italia, Mef e Intesa Sanpaolo.

La senatrice veneta del Pd Laura Puppato ha riferito che il decreto è in "dirittura d'arrivo" ipotizzando un Consiglio dei ministri "tra stasera e domani" per "garantire le migliaia di clienti, obbligazionisti e dipendenti".

A questo punto è probabile che la riunione di governo si tenga domani, e comunque il decreto dovrebbe essere varato prima della riapertura dei mercati lunedì.

Per fare partire la procedura di liquidazione che porterà alla suddivisione delle parti sane da quelle deteriorate o più rischiose delle due banche, sono necessarie prima comunicazioni delle Bce e del Single resolution Board, l'autorità che gestisce la risoluzione delle banche significative dell'area euro, spiegano altre fonti.

Francoforte dovrà attestare che le due banche sono "failing o likley to fail", mentre il Singole Resolution Board dovrà decidere se le banche sono di interesse pubblico e quindi andare in risoluzione o se invece potranno essere sottoposte ad una procedura di liquidazione con le leggi nazionali.

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"Serve un atto formale che parte dalla Bce per fare scattare la liquidazione e poi il governo in base a questo farà il decreto che su proposta di Bankitalia dispone la liquidazione con lo scioglimento dei Cda e la nomina dei commissari,", dice una fonte.

Secondo la fonte, la comunicazione della Bce sull'insolvenza delle due banche dovrebbe arrivare 'ad horas', già forse stasera. I consiglieri delle due banche sono già allertati per una nuova riunione che potrebbe sancire lo scioglimento del consiglio stesso.

Intesa Sanpaolo, nella sua delibera di mercoledì scorso, ha subordinato l'operazione ai via libera di ogni Autorità competente, ma soprattutto ha sottolineato di considerare come necessaria "una cornice legislativa, approvata e definitiva" che garantisca la neutralità dell'operazione dal punto di vista patrimoniale e la copertura degli costi e rischi.

Oltre al tema legato al via libera delle Autorità europee a un'operazione che richiede un intervento importante da parte del governo, l'operazione solleva un'altra questione legata agli esuberi delle due banche.

Secondo il sindacato bancario Fabi sul nodo esuberi "rischia di saltare tutto per l'intransigenza di Dg Comp europea che chiede licenziamenti e non prepensionamenti volontari".

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