MILANO (Reuters) - Banco Bpm (MI:PMII) punta a cedere la banca depositaria nell'ambito del piano di revisione delle partecipazioni e delle possibili azioni di capital management.
Lo dicono due fonti vicine al dossier, confermando le indiscrezioni stampa odierne.
Secondo una delle fonti l'asset potrebbe avere una valutazione fra 200 e 250 milioni di euro mentre tra i soggetti interessati all'acquisizione, Bpn Paribas sarebbe in pole position. Una seconda fonte parla invece di 150-200 milioni.
Quanto ai tempi, la cessione potrebbe concretizzarsi entro il primo trimestre, ma "non è esclusa un'accelerazione", secondo la fonte.
Nessuno dei soggetti interessati ha commentato.
In un'intervista al 'Sole 24 Ore' di dicembre, l'AD Giuseppe Castagna aveva indicato, tra le potenziali azioni di capital management, oltre alle attività di merchant acquiring, anche la vendita della banca depositaria, asset diventato meno strategico per il gruppo dopo la cessione di Gestielle.
Secondo alcuni analisti la cessione della banca depositaria al prezzo tra i 150 e i 200 milioni avrebbe un beneficio sul CET1 attorno a 20-25 punti base, con un impatto contenuto sul conto economico in quanto l'attività, se non gestita su scala globale, è poco remunerativa.
"La vendita dell'attività di banca depositaria, che non includiamo nelle nostre stime di CET1, avrebbe un impatto positivo di 20 pb e va considerata un buffer per compensare il venir meno di altre opzioni di capital management", commenta in una nota Equita Sim.
Mediobanca (MI:MDBI) Securities stima in circa 35 milioni le commissioni derivanti dalla banca depositaria, attorno al 2% dell'utile adjusted atteso nel 2019/2020.
Nel 2010 Bpn Paribas, attraverso Bnp Paribas Securities Services (BP2S) aveva stretto un accordo per l'acquisizione delle attività di banca depositaria di Bpm per un prezzo di 55 milioni di euro.
(Andrea Mandalà)