BOLOGNA (Reuters) - Giovanni Bazoli, presidente emerito di Intesa Sanpaolo (MI:ISP), fra gli imputati -- in qualità di ex presidente del Cdg di Banca Lombarda e Piemontese -- per i quali la procura di Bergamo ha chiesto ieri il rinvio a giudizio nel procedimento sulla governance di Ubi (MI:UBI), ha definito una "non notizia" il provvedimento, aggiungendo che "tutte le persone che sono informate dei fatti conoscono perfettamente l'integrità e l'assoluta correttezza del mio operato di sempre".
"Questa inchiesta, che è nata dalla denuncia di un'azionista di Ubi che aveva delle mire frustrate sulla banca, dura da più di tre anni - ha detto Bazoli a margine di un evento all'Università di Bologna - e... ha seguito e ferito dolorosamente, oltre a me, una compagine di persone perbene che sono amministratori di Ubi che è una delle migliori e più sane banche del Paese".
"Fino ad oggi io mi sono attenuto al criterio di non replicare sul piano mediatico alle accuse... - ha proseguito - ... perchétutte le persone che sono informate dei fatti conoscono perfettamente l'integrità e l'assoluta correttezza del mio operato di sempre. Non solo. Ma anche i servizi che io ho reso al paese e in particolare al sistema bancario italiano. Sempre, ci tengo a dirlo, in stretto raccordo con le autorità bancarie e istituzionali del Paese".
"Mi limito a dire che questo provvedimento non è una notizia perché dopo tre anni di indagini era scontato che si procedesse a questa richiesta - ha aggiunto - e che finalmente potremo esplicitare tutte le difese per dimostrare l'assoluta infondatezza delle accuse davanti a un giudice terzo".
"A fronte di questa non notizia, richiamo invece l'attenzione su una vera notizia - ha concluso - Nei giorni scorsi, il primo giudice terzo che si è pronunciato in questa materia è stata la corte d'appello di Brescia che ha annullato le sanzioni che erano state erogate dalla Consob ravvisando dei comportamenti soltanto colposi degli amministratori e che ha affermato la totale legalità dei comportamenti tenuti dagli amministratori riconoscendo che tutto è avvenuto nel rispetto del protocollo di intesa che ha dato origine alla fusione tra Banche Popolari Unite e la Banca Lombarda e Piemontese".
A proposito della richiesta presentata ieri dalla procura di Bergamo, l'avvocato Paolo Tosoni, difensore dell'ex presidente del consiglio di gestionr di Ubi Franco Polotti, ha scritto a Reuters che il suo assistito "avendo piena fiducia nell'autorità giudiziaria ritiene di poter dimostrare l'assoluta correttezza e trasparenza del suo operato e di quello dei colleghi componenti gli organi di gestione della Banca, in ciò confermato dalla recente sentenza della Corte d'Appello civile di Brescia".