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Borsa Milano chiude in calo, giù petroliferi, prospettive tassi pesano su banche

Pubblicato 15.06.2018, 18:03
Aggiornato 15.06.2018, 18:03
© Reuters. La sede di Borsa Italiana a Milano

MILANO (Reuters) - Piazza Affari chiude in netto calo, vicino ai minimi di seduta, penalizzata dalla debolezza delle banche e dai petroliferi, anche se archivia la settimana in buon rialzo mentre si allenta il rischio politico che ha contraddistinto recentemente il mercato italiano in seguito alla nascita del nuovo governo populista.

Le prospettive di tassi di interesse agli attuali livelli più a lungo del previsto hanno condizionato, in negativo, la seduta odierna per il settore bancario sul listino milanese nonostante il restringimento dello spread.

"Un spostamento dei tassi un po' oltre le attese per le banche significa ovviamente che anche i margini miglioreranno più in là. E questo pesa sull'andamento dei titoli bancari a scapito del beneficio derivante dal calo dello spread", commenta un analista del settore bancario.

In generale sul mercato la cautela degli investitori è dettata anche dai dazi sull'import cinese annunciati dall'amministrazione Trump.

** L'indice FTSE Mib è in calo dell'1,32%, interrompendo la serie positiva da inizio settimana favorita dalle rassicuranti dichiarazioni del ministro dell'Economia in tema di eurozona e conti pubblici lo scorso weekend. Dall'inizio della settimana il rialzo è superiori al 4%. I volumi sfiorano i 3,9 miliardi di euro.

** L'ALL Share cede l'1,25%, mentre in Europa il benchmark FTSEurofirst 300 cede lo 0,82%.

** Male il settore dell'energia a seguito del crollo del prezzo del petrolio sui timori di un incremento della produzione da parte di alcuni Paesi produttori. La peggiore è TENARIS (MI:TENR), produttore di tubi per l'esplorazione che lascia sul terreno il 4,63%. Giù anche SAIPEM (MI:SPMI) in calo del 4,18%. ENI (MI:ENI) arretra del 2,3%.

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** Stabile ENEL (MI:ENEI), mentre ITALGAS continua a essere oggetto di vendite dopo la presentazione del piano con un calo dell'1%.

** Vittima di realizzi l'indice dei bancari italiani perde l'1,61%. Tra i peggiori, UBI (MI:UBI) perde il 3,2% e BANCO BPM (MI:BAMI) l'1,93%. BPER (MI:EMII) -2,62%, UNICREDIT (MI:CRDI) -1,46% e MEDIOBANCA (MI:MDBI) -1,22%. Il settore europeo cede l'1,81%.

** Contrastato l'automotive. FERRARI (NYSE:RACE) in rialzo dello 0,35% dopo avere toccato nuovi massimi storici. FCA (MI:FCHA) cede l'1,89% nonostante Hsbc abbia rivisto al rialzo il target a 24 da 23 euro confermando il rating "buy".

** Bene CAMPARI (MI:CPRI) in salita dlel'1,44% e TOD'S (+0,98%).

** Acquisti sui tech come EEMS che balza dello 0,5%.

** Tra i minori strappa RENO DE MEDICI che guadagna l'1,192% all'indomani dell'annuncio del progetto di acquisizione del 100% di Barcelona Cartonboard, società di diritto spagnolo che opera nel settore del cartoncino patinato.

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