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Borsa Milano in calo con banche, bene STM, mercato volatile

Pubblicato 22.02.2017, 19:53
Aggiornato 22.02.2017, 19:53
© Reuters. Traders from BGC Partners, a global brokerage company in London's Canary Wharf financial centre wait for European stock markets to open

MILANO (Reuters) - Piazza Affari chiude in terreno negativo ma riduce le perdite nel finale con una netta inversione di rotta in un mercato che si muove anche repentinamente sulle singole borse europee alla ricerca di approdi sicuri e occasioni di acquisto.

Dopo le vendite di giornata sui mercati periferici come Italia e Spagna e acquisti sul Dax tedesco e Bund, la notizia che il centrista François Bayrou si sia sfilato dalla corsa presidenziale in Francia offrendo un'alleanza al candidato indipendente Emmanuel Macron ha alleviato i timori per le elezioni all'Eliseo, scatenando ricoperture verso i periferici e vendite sugli asset tedeschi.

"Oggi in generale si è venduto sui periferici per le incertezze legate agli squilibri dei conti pubbilici e i conseguenti timori di procedure di infrazione per l'incremento del debito, come sull'Italia", dice un trader.

"Poi l'annuncio di Bayrou di non concorrere alle presidenziali e appoggiare Macron ha invertito il trend. Il mercato è volatile", prosegue.

** L'indice FTSE Mib chiude in calo dello 0,83% e l'AllShare dello 0,73% a fronte di un benchmark europeo FTSEurofirst 300 poco sopra la parità. Tra le singole borse continentali il Dax tedesco è salito dello 0,26%, il Cac francese dello 0,15%, mentre l'Ibex spagnolo ha ceduto un punto percentuale circa.

** A pesare sul listino milanese sono soprattutto i bancari, in calo senza motivi specifici e nuovi ma che risentono di un sentiment generale negativo sull'Italia. "Se vuoi vendere Italia il modo più diretto è vendere le banche per il peso che hanno sull'indice" commenta un trader.

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** L'indice delle banche italiane perde l'1,84% dopo un calo intraday di oltre 3% a fronte di un settore europeo che limita il calo allo 0,2%. Tra i singoli titoli BANCO BPM (MI:PMII) perde il 4,2%, seguita da BPER (MI:EMII) (-3,8%) e MEDIOBANCA (MI:MDBI) (-3,3%). Pesanti anche le big INTESA SANPAOLO (MI:ISP) e UNICREDIT (MI:CRDI) con ribassi rispettivi dell'1% e del 2%. Fuori dal listino principale vendite sulle più piccole CREVAL (-5,4%) e CARIGE (-2,3%), quest'ultima alle prese con l'aggiornamento del piano e la riduzione dei crediti deteriorati.

** Sempre tra i finanziari BANCA MEDIOLANUM (-3,19%) continua al ribasso dopo la guidance molta cauta fornita ieri su margine di interesse, performance fees e dividendi. L'investor relation della società ha chiarito oggi che, al momento, non ha ancora identificato i criteri del nuovo metodo di calcolo delle performance fee che verrà applicato dall'anno prossimo, ma lo scenario più probabile vede un decremento di queste commissioni di 35 punti base che dovrebbe essere largamente compensato da un aumento delle commissioni ricorrenti di 20 punti base.

** L'andamento di Mediolanum (MI:BMED) influenza negativamente il comparto del risparmio gestito, come AZIMUT (MI:AZMT) (-2,9%) e BANCA GENERALI (MI:GASI) (-1,9%).

** Bene gli industriali come STM (MI:STM) (+2,8%) brillante grazie ad una promozione da parte di Barclays (LON:BARC) e CNH (MI:CNHI) INDUSTRIAL +0,7%.

** Tra le mid cap, DIASORIN (+3%) beneficia dell'autorizzazione della Fda per la distribuzione sul territorio americano di un test.

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