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Borsa Milano in calo, pesano Fca e banche, bene difensivi

Pubblicato 17.08.2017, 17:59
Aggiornato 17.08.2017, 17:59
© Reuters. A woman walks past a logo of Fiat Chrysler Automobiles (FCA) in Turin

MILANO (Reuters) - Piazza Affari archivia in ribasso una seduta che segna una pausa dopo il mini-rally che ha caratterizzato le prime sedute della settimana.

A pesare è stato soprattutto il venir meno della spinta delle speculazioni su Fiat Chrysler (MI:FCHA), nonché qualche presa di beneficio sui finanziari.

Dopo una prima parte di giornata all'insegna dell'incertezza, nel pomeriggio, complice l'avvio negativo di Wall Street, l'umore degli investitori si è decisamente rabbuiato.

In chiusura, l'indice FTSE Mib ha perso lo 0,89% e l'AllShare lo 0,79%, mentre il MidCap ha terminato praticamente invariato (-0,04%) e lo Star è arretrato dello 0,13%. Volumi tipici del mese di agosto, per un controvalore di circa 1,9 miliardi di euro. L'indice paneuropeo STOXX 600 è sceso dello 0,51%.

Male l'automotive, motore della corsa che ha caratterizzato le sedute di lunedì e ieri. Le smentite che giungono alla spicciolata dalla Cina, riguardo alle voci su offerte d'acquisto di alcuni brand, hanno sgonfiato solo parzialmente FIAT CHRYSLER (-1,9%) ed EXOR (MI:EXOR) (-1,79%).

In scia FERRARI (NYSE:RACE) (-1,06%) e BREMBO (-1,01%). In linea di galleggiamento CNH (MI:CNHI) INDUSTRIAL (-0,15%), che si è giovata di un miglioramento del target price da parte di JP Morgan.

Realizzi anche su ATLANTIA (MI:ATL) (-1,1%), ieri protagonista.

Finanziari in affanno: l'indice delle banche italiane ha lasciato sul terreno l'1,27%. UNICREDIT (MI:CRDI) (-2,05%) peggio di INTESA SANPAOLO (MI:ISP) (-0,34%). In rosso UBI (MI:UBI) BANCA (-2,62%) e BANCO BPM (MI:PMII) (-1,58%).

In lettera anche risparmio gestito (FINECOBANK (MI:FBK) -1,8%, AZIMUT (MI:AZMT) -1,54%) e assicurazioni (GENERALI (MI:GASI) -0,84%, UGF -1,04%).

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L'andamento dei prezzi del greggio ha gravato sul settore petrolifero, che in Europa ha ceduto l'1,07%. Deboli ENI (MI:ENI) (-1,27%), TENARIS (MI:TENR) (-0,43%) e SAIPEM (MI:SPMI) (-0,43%).

Il rafforzamento del dollaro rispetto all'euro, secondo l'interpretazione dei trader, si è tradotto in acquisti su RECORDATI (MI:RECI) (+0,77%), MONCLER (MI:MONC) (+1,88%), CAMPARI (MI:CPRI) (+0,33%) e YOOX NET-A-PORTER (MI:YNAP) (+0,77%), nonché, fuori dal paniere principale, su AMPLIFON (+3,75%) e TOD'S (+1,62%). Impatto di segno opposto per SALVATORE FERRAGAMO (MI:SFER) (-1,98%) e LEONARDO (-1,09%).

Discreta tenuta per utilities (ENEL (MI:ENEI) -0,69%, A2A (MI:A2) -0,77% e ITALGAS -0,49%) e difensivi (TERNA (MI:TRN) -0,4%, SNAM (MI:SRG) +0,05% e PRYSMIAN (MI:PRY) -0,23%).

Per il resto, in evidenza MEDIASET (MI:MS): +0,53%.

Tra i titoli a minore capitalizzazione, ritorno degli acquisti su IL SOLE 24 ORE (+2,44%). In direzione opposta, fra gli editoriali, MONDADORI: -2,19%.

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