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Borsa Milano chiude in calo ma meglio di Europa, Mediaset -4,15%

Pubblicato 14.03.2018, 08:39
Aggiornato 14.03.2018, 08:39
© Reuters. Un trader a lavoro

MILANO (Reuters) - Piazza Affari ha chiuso in moderato calo, riuscendo a contenere le perdite rispetto a quelle mostrate dalle altre principali borse europee.

La notizia che la crescita dei prezzi al consumo negli Stati Uniti ha subito un rallentamento a febbraio ha alleviato i timori di aumenti dei tassi di interesse più rapidi, dando supporto anche all'azionario europeo.

Ma quando poco dopo è stato annunciato che il presidente Usa Donald Trump ha sostituito il Segretario di Stato Rex Tillerson con il direttore della Cia Mike Pompeo, gli indici hanno ritracciato.

Nel pomeriggio gli indici europei e italiani hanno poi registrato un progressivo peggioramento, per poi recuperare un po' nel finale.

L'indice FTSE Mib ha chiuso in calo dello 0,32%, mentre l'ALL Share ha perso lo 0,31%. Volumi per un controvalore di 2,6 miliardi di euro. In Europa il FTSEurofirst 300 ha lasciato sul terreno l'1,09%.

UNIPOL (MI:UNPI) è stato il miglior titolo del listino principale con un balzo del 2,89% dopo che Kepler Cheuvreux ha alzato la raccomandazione a "buy" da "hold".

Bene anche anche ITALGAS che ha chiuso in rialzo del 2,25%. Deutsche Bank ha portato il prezzo obiettivo sul titolo a 4,4 euro da 4,3 euro precedente.

In generale denaro sulle utility, con ENEL (MI:ENEI) che ha chiuso a +0,77% e A2A (MI:A2) con un +1,41%.

SARAS ha registrato un balzo del 3,33% sulla scia dei conti e del piano industriale dopo il balzo del 7,6% ieri. Anche in questo caso Kepler Cheuvreux ha aumentato il prezzo obiettivo a 2,2 euro da 2 euro precedente, mentre Ubs l'ha portato a 2,30 euro da 2,20 euro.

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Pesante invece MEDIASET (MI:MS), che ha perso il 4,15%. Oggi Jp Morgan ha tagliato il prezzo obiettivo a 3,10 euro da 3,20 euro e la raccomandazione a "underweight" da "neutral". Il titolo è sull'ottovolante dopo l'esito delle elezioni politiche del 4 marzo scorso.

In deciso calo anche TELECOM ITALIA (MI:TLIT) (-2,37%).

Vendite su STM (MI:STM), in sintonia con un settore negativo a livello europeo (-1,27%).

Settore bancario senza una direzione precisa. L'indice delle banche italiane ha lasciato sul terreno lo 0,15%, facendo meglio dello Stoxx europeo (-0,82%). BANCO BPM (MI:BAMI) ha guadagnato il 2,32%, BPER (MI:EMII) è salita dell'1,86%. UNICREDIT (MI:CRDI) ha perso lo 0,41%, INTESA SP lo 0,28%. Fra le più piccole CREVAL ha ceduto l'1,61% nel primo giorno dell'offerta in borsa dei diritti di opzione non esercitati dell'aumento di capitale.

Acquisti su CARIGE (+4,4%) dopo il buon rialzo messo a segno ieri, in un mercato che continua a speculare sulla battaglia per la governance e sull'interesse dei fondi per l'istituto alla ricerca di un nuovo equilibrio dell'azionariato.

Giù CATTOLICA (-2,85%).

MONDADORI ha chiuso in calo dell'1,06% sulla scia dei risultati e del taglio della guidance sui ricavi.

Fra i titoli a minore capitalizzazione, si mette in evidenza WASTE IT (+34,62%).

CEMENTIR lascia sul terreno il 3,32%.

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