Investing.com - Misti i titoli azionari europei questo lunedì, con il settore finanziario della regione sotto pressione dopo gli sviluppi in Italia e l’impennata della fiducia delle imprese in Germania.
Negli scambi europei di metà mattina, l’Euro Stoxx 50 sale dello 0,09%, il francese CAC 40 scende dello 0,20%, mentre il tedesco DAX 30 è in calo dello 0,01%.
I riflettori sono puntati sulle banche italiane, con il crollo di circa il 7% del titolo di Banca Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS) nel primo giorno dell’aumento di capitale da 5 miliardi di euro (5,2 miliardi di dollari) per evitare il salvataggio da parte dello stato. Ieri la banca ha annunciato che il collocamento per gli investitori istituzionali sarà aperto fino a giovedì, mentre l’offerta al retail si chiuderà mercoledì.
Deutsche Bank (DE:DBKGn) contribuisce alla bassa propensione al rischio nel settore finanziario europeo, pesando sull’indice tedesco DAX e sull’indice di riferimento Euro Stoxx 50, dopo che la banca ha accettato di pagare più di 40 milioni di dollari per mettere fine alle indagini governative in merito alle accuse per la scarsa trasparenza verso i clienti circa il trading nelle cosiddette “dark pools”.
Sul comparto pesa anche l’annuncio dell’Ucraina - sebbene non faccia parte della regione - che ha dichiarato insolvente la principale banca della nazione.
Per quanto riguarda i dati economici, la fiducia delle imprese tedesche a dicembre è schizzata al massimo dall’aprile del 2014.
Intanto, il prezzo del greggio è in salita, con gli investitori fiduciosi che i principali produttori della materia prima rispetteranno l’accordo per il taglio della produzione previsto a partire da gennaio.
Misti i titoli del settore energetico, con il colosso francese del petrolio e del gas Total SA (PA:TOTF) giù dello 0,21% mentre l’italiana ENI (MI:ENI) sale dello 0,13% e la rivale norvegese Statoil (OL:STL) scende dello 0,19%.
Al ribasso i titoli del settore finanziario, con le francesi BNP Paribas (PA:BNPP) e Societe Generale (PA:SOGN) giù dello 0,28% e dello 0,19%, mentre in Germania Commerzbank (DE:CBKG) e Deutsche Bank (DE:DBKGn) crollano dell’1,53% e del 2,43%.
Tra le banche periferiche, in Italia Intesa Sanpaolo (MI:ISP) segna un crollo dell’1,23% mentre Unicredit (MI:CRDI) sale dello 0,43%; le spagnole BBVA (MC:BBVA) e Banco Santander (MC:SAN) scendono rispettivamente dello 0,69% e dello 0,66%.
A Londra, il FTSE 100 legato alle materie prime registra -0,05%, con Glencore (LON:GLEN) che sale dello 0,81% mentre Anglo American (LON:AAL) e Rio Tinto (LON:RIO) crollano rispettivamente dell’1,15% e dell’1,08%; BHP Billiton (LON:BLT) scende invece dello 0,15%.
Positivo il comparto energetico, con BP (LON:BP) su dello 0,62% ed il rivale rival Royal Dutch Shell (LON:RDSa) in salita dello 0,30%.
Negativi i titoli del settore finanziario: HSBC Holdings (LON:HSBA) crolla dell’1,30% e Royal Bank of Scotland (LON:RBS) scende dello 0,20%, mentre Barclays (LON:BARC) e Lloyds Banking (LON:LLOY) registrano rispettivamente -2,04% e -0,78%.
Negli Stati Uniti i mercati puntano ad un’apertura al rialzo mentre gli investitori attendono la lettura sullo stato di salute del settore dei servizi del paese. I future Dow Jones Industrial Average salgono dello 0,18%, i future S&P 500 segnano +0,13%, mentre i future Nasdaq 100 sono in salita dello 0,12%.